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Cultura e società

Discorso sulla vita e la scrittura
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di Carlo Di Stanislao

“La vita deve essere vissuta come un gioco”
Platone

Chi ci riesce? Probabilmente chi è elevato come Platone, che ha preferito parlare del maestro più che di se stesso. Il mondo non fa che ingannarci. Ogni volta mostra all’uomo un guadagno e alla fine questo non ha nulla. Possiamo vedere coi nostri occhi che la maggior parte della gente lavora e si affanna per giorni e anni e quando infine va a fare i conti non gli resta in mano nulla. E perfino chi raggiunge la ricchezza viene strappato ad essa. Questa è la regola: non possono convivere. O la ricchezza viene tolta all’uomo o l’uomo è tolto alla sua ricchezza.

Da tutto ciò può salvarci la poesia. Ma esiste oggi ancora la poesia?

Delle varie forme di manifesta decadenza di cui soffre attualmente l’arte poetica, nulla colpisce con maggior violenza la nostra sensibilità quanto il preoccupante declino dell’armoniosità del metro, quella che adornava i versi dei nostri immediati avi. Un pensatore antico come Dionigi di Alicarnasso e un filosofo moderno come Hegel hanno affermato che la versificazione non è semplicemente un necessario attributo, ma il fondamento stesso della poesia. Hegel, in effetti, pone la metrica al di sopra dell’immaginazione metaforica come essenza della creazione poetica.

Ma oggi esistono solo metafore piatte e sbiadite e la vita si priva anche di questa ricchezza. E sopratutto non esiste più metro…

Come ieri certe opere intellettualistiche e decadentistiche erano la prova patente di un depotenziamento ideologico, oggi certe opere all’insegna dell’erotismo sono la prova di una impotenza o di una deviazione sessuale, e l’una e l’altra sono la riprova di una carenza plenaria e unitaria dell’uomo. Questa è la triste verità.

Ma esiste un altro tipo di poesia: la poesia di ciò che è a portata di mano, la poesia dell’immediato presente. In questo immediato presente non c’è perfezione, niente si consuma, nulla è finito né definitivo. La materia vibra in modo indicibile, inala il futuro, esala il passato, vive in entrambi eppure da entrambi non è interamente posseduta. Il vile letterato, quello che sforna “pentole” per il resto della vita, risparmi tempo e ignori questo articolo. Non contiene accenni agli archivi dei manoscritti, ai vezzi da matita blu, né all’innata, perversa pervasività di avverbi e aggettivi. Scrittori che trottate con la penna: via di qua! Questo articolo è per lo scrittore che nutre ambizioni e ideali.

Ricordo che nel 1976 il linguista Tullio De Mauro, di recente scomparso, aveva fatto una ricerca per vedere quante parole conosceva un ginnasiale: il risultato fu circa 1.600. Ripetuto il sondaggio venti anni dopo, il risultato fu che i ginnasiali del 1996 conoscevano dalle 600 alle 700 parole. Oggi io penso che se la cavino con 300 parole, se non di meno.

È un problema? SI, è un grosso problema, perché, come ha evidenziato Heidegger, riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo, perché non riusciamo ad avere pensieri a cui non corrisponde una parola. Le parole non sono strumenti per esprimere il pensiero, al contrario sono condizioni per poter pensare.

E se non si sa pensare non esiste poesia e il gioco della vita si fa molto triste. E se mancano le basi linguistiche minime grammaticali e semantiche tutto diventa scambio adatto ai social e non nutrimento per lo spirito e il sorriso. L’intelligenza artificiale potrà scrivere usando molte parole, grammaticamente e semanticamente corrette, ma mancheranno almeno due cose: anima e creatività.

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Ambiente

Sette italiani su dieci faranno un viaggio durante le vacanze di Natale 2024, secondo Jetcost
Sette italiani su dieci faranno un viaggio durante le vacanze di Natale 2024, secondo Jetcost

Spenderanno in media 807 euro a persona

Le mete nazionali, i viaggi in famiglia e i soggiorni in hotel sono le opzioni preferite dalla maggior parte

Anche quest’anno ci stiamo avvicinando alle vacanze di Natale, un momento in cui milioni di italiani colgono l’occasione per viaggiare, infatti secondo un recente studio del potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, il 71% degli italiani ha intenzione di partire durante le vacanze di Natale. E ottobre è un ottimo mese per effettuare le prenotazioni, con prezzi fino al 25% più bassi rispetto a quelli che si possono trovare all’ultimo minuto.

Jetcost.it ha condotto uno sondaggio con l’obiettivo di conoscere le prospettive di viaggio degli italiani durante le vacanze di Natale. Dallo studio, la prima cosa emersa è stata che, nonostante l’aumento dei prezzi e la situazione economica difficile nel Paese, la maggior parte degli italiani (71%) ha già prenotato un viaggio di qualche giorno per dicembre, mentre il 8% sta aspettando l’ultimo minuto per decidere, a seconda, fondamentalmente, del budget a disposizione per lo shopping natalizio. Tuttavia, quasi due su dieci (21%) non andranno da nessuna parte.

Per quanto riguarda la durata del viaggio, il 38% prevede di viaggiare per un massimo di 3 giorni; il 23% tra 3 e 5 giorni, il 21% per una settimana e il 14% tra gli 8 e i 15 giorni. In termini di spesa, quella media a persona stimata è di 807 euro.

In relazione al mezzo di trasporto, l’auto privata (52%) è l’opzione preferita secondo lo studio di Jetcost.it. Seguono l’aereo (27%), l’autobus (10%), il treno (8%) e la nave (3%). L’hotel sembra essere la sistemazione prediletta dalla maggioranza 66%), davanti agli aparthotel (17%). Le altre opzioni sono l’appartamento in affitto (8%) e le case rurali (7%). Solo il 2% prevede di andare in campeggio.

La vacanza in famiglia è l’opzione scelta da quasi la metà degli italiani (46%), davanti al viaggio in coppia (29%), a quello con gli amici (18%) o da soli (7%).

In termini di destinazioni, le mete nazionali sembrano essere le preferite da sei italiani su dieci (61%), più di quelle internazionali (34%), mentre il 5% combina entrambe. Milano è la destinazione nazionale più ambita, seguita nella top 5 da Napoli, Roma, Catania e Torino.

Le mete nazionali preferite dagli italiani per le vacanze di Natale 2024
1. Milano
2. Napoli
3. Roma
4. Catania
5. Torino
6. Palermo 7. Verona
8. Bari
9. Venezia
10. Bolzano
11. Bologna
12. Pisa
13. Lamezia Terme
14. Cagliari
15. Brindisi
16. Trieste
17. Firenze
18. Genova
19. Perugia
20. Foggia

Per quanto riguarda l’estero, l’Europa sembra la meta preferita con Parigi al primo posto, davanti a Vienna, Londra, Praga e Amsterdam nella top5.

Le destinazioni europee preferite dagli italiani per le vacanze di Natale 2024: 1. Parigi
2. Vienna
3. Londra
4. Praga
5. Amsterdam
6. Budapest
7. Barcellona
8. Tenerife
9. Strasburgo
10. Lisbona
11. Madrid
12. Las Palmas de Gran Canaria
13. Copenaghen
14. Edinburgh
15. Bucarest

Parlando poi di lungo raggio, le mete più di moda per questo dicembre per gli italiani sembrano essere New York, Sharm El Sheikh, Istanbul, Dubai e Maldive. Le mete lungo raggio preferite dagli italiani per le vacanze di Natale 2024:
1. New York
2. Sharm El Sheikh
3. Istanbul 4. Dubai
5. Maldive
6. Zanzibar
7. Bangkok
8. Marrakech
9. Miami
10. Havana

E per gli indecisi, Jetcost ha selezionato alcune destinazioni con le migliori offerte per le vacanze di Natale 2024:

https://www.jetcost.it/speciale/le-migliori-destinazioni-natalizie/2883

Ignazio Ciarmoli, Direttore Marketing di Jetcost, ha commentato: “
Anche quest’anno sembra che molti italiani abbiano riservato qualche giorno di vacanza per viaggiare a Natale 2024 e ottobre è decisamente uno dei mesi migliori dell’anno per prenotare, con prezzi inferiori anche del 25% rispetto alle prenotazioni effettuate qualche settimana prima di partire. Le destinazioni nazionali, il soggiorno in hotel e la condivisione del viaggio con i membri della famiglia sembrano essere le opzioni preferite. Noi di Jetcost invitiamo tutti a confrontare sempre i prezzi e a cercare le migliori alternative per i giorni di riposo e svago a dicembre e gennaio”.

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