Editoriale di Daniela Piesco direttore responsabile
Una notte difficile per la popolazione napoletana . Nella zona dei campi flegrei si sono registrate oltre 150 scosse di terremoto, tra cui la più forte di magnitudo 4.4, avvertita in tutta la città e provincia . C’è chi ha trascorso la notte fuori casa, in auto, chi ha preparato lo zaino di emergenza e chi non è riuscito a togliersi le scarpe dal piede per il timore di dover lasciare casa improvvisamente.
Eppure, anche di fronte a tale tensione tanti sono stati i commenti razzisti emersi in occasione del terremoto
Per capire che ormai viviamo in un paese alla frutta basta, infatti,andare a leggere i commenti alla notizia del terremoto che si sta verificando in questo periodo nei campi Flegrei a Napoli .Un paese profondamente diviso tra nord e sud tra razzisti e contro razzisti,un paese che si augura che il Vesuvio esploda ( a proposito i campi flegrei sono una zona diversa dal Vesuvio), un paese che è ormai alla fine,alla canna del gas nel quale qualsiasi convivenza diventa complicata.Ma esattamente qual’ è il vantaggio che ottengono coloro che si augurano che Napoli sprofondi o che tutta la provincia venga distrutta? Che vantaggio si ottiene ad augurare il male a quasi 2 milioni di persone?E soprattutto perché fare ancora i professori dicendo “ma se sapevate che lì c’era un vulcano perché avete costruito?” Sicuramente la domande può apparire legittima ma per onestà intellettuale bisognerebbe ammettere che non si può tornare indietro di qualche millennio sapendo che li gli insediamenti umani sono abbastanza vecchi. Magari basterebbe chiedersi semplicemente perché si ha tanta cattiveria inutile che non trova alcuna ragione all’ interno del nostro paese.
La risposta ancora una volta ci viene data dalla politica che continua a descrivere il sud come un mostro,come il diverso
Una politica che crea i luoghi comuni e li trasforma in qualcosa di negativo . Invero se si parla di un sud scroccone,di un meridione che deve sparire perché si ‘frega’ i soldi del nord, si crea la convinzione che porta tantissime persone ad augurare il peggio ad una parte della popolazione italiana che è quella napoletana .
Se a tutto questo aggiungiamo le varie riforme che si stanno attuando in questo periodo è lecito domandarsi ma che unità può avere questo nostro paese?
Ebbene immaginate per un attimo di partecipare ad una gara di 100 metri e che mentre state per partire vi si avvicinano i giudici di gara e vi dicono “attenzione tu devi partire 20 metri più dietro degli altri concorrenti”;inoltre il giudice di gara poi vi spiega che dovete togliere anche una scarpa e dovete correre con una scarpa sola .
Ecco questa è l’autonomia differenziata
Dopo l’approvazione in senato,la stessa,procede spedita alla camera.Tant’ è vero che l’ approvazione definitiva potrebbe arrivare già prima delle elezioni europee . Sarebbe l’approvazione in prima lettura poi dovrebbe esserci quella in seconda lettura e se quest’ ultima non dovesse raggiungere i 2/3 del parlamento bisognerà poi attendere il referendum confermativo da parte dei cittadini .
In sintesi si può affermare che entro 1anno e mezzo l’ autonomia differenziata potrebbe essere licenziata con l’ effetto di consacrare una competizione tra le regioni .
Una competizione però falsata perché ci sarebbero una serie di regioni che partirebbero avvantaggiate e altre che competerebbero partendo venti metri più indietro con una scarpa si e una no, appunto.
Mi riferisco ovviamente alle regioni meridionali .
Difatti,per garantire un sano confronto,il governo dovrebbe stanziare 100 miliardi per il mezzogiorno per raggiungere i livelli essenziali
delle prestazioni .
Perché? Perché attualmente le regioni meridionali non hanno questo livello essenziale delle prestazioni e ciò per due motivi fondamentali :
1) negli ultimi sessant’anni il governo ha sistematicamente investito meno al sud che al nord in infrastrutture, sanità,scuola, informazione e aziende(anche per colpa della politica secessionista della lega)
2) la gestione meridionale da parte di alcuni politici è stata truffaldina e sbagliata al punto tale da far naufragare le speranze di sviluppo del Mezzogiorno
Nel silenzio più totale si sta approvando una legge che non farà altro che sprofondare il sud e consentire alle regioni del nord ,come è giusto che sia sotto altri aspetti,di spiccare il volo verso l’ Europa.
Chi aiuterà il mezzogiorno?Chi garantirà le prestazioni sanitarie?Chi garantirà la scuola? Chi garantirà la formazione e l’ università al sud?
Nessuno perché i soldi non ci sono . Mancano i famosi 100 miliardi .
Che cosa possiamo fare? Chiedere conto di questa normativa ai politici che ci governano e nelle more augurarsi che ci sia il referendum confermativo. Ma soprattutto che ,alle urne, i meridionali si facciano sentire .
Ma la vera domanda è perché non si leggono post indignati di politici sugli insulti che in questo momento sta ricevendo la popolazione napoletana? Perché i politici non attaccano i loro corregionali del nord che se la prendono con i napoletani ? Che nazione è quella nella quale c’è una parte che si augura che l’ altra parte sparisca?
Ora voi direte ancora una volta “questo mezzogiorno piagnone non si prende le proprie responsabilità” ! Non è esattamente così.
E voi correreste una gara dove il vostro avversario ha venti metri di vantaggio?Gareggereste con una scarpa si e una no?
Il buon senso imporrebbe di lasciar perdere gli insulti e le fake news: l’unico modo per appianare le cose ed evitare le polemiche sarebbe quello di dare tutti una mano nell’ambito delle proprie responsabilità.
pH Fernando Oliva