Un tenace Benevento sostenuto dai tifosi batte la Torres con un gran gol di Talia. Auteri soddisfatto ma “pizzica” Lanini. Espulso Carli: l’arbitro a tratti non convince. Improta spreca il raddoppio. Buona presenza di pubblico (ma si può fare meglio). Sabato alle 20.30 il ritorno in Sardegna. Nelle altre partite spicca la sconfitta dell’Avellino.

Va al Benevento la gara di andata contro la Torres grazie al gran gol di Talia al 22° del primo tempo. Auteri conferma la formazione che ha battuto la Triestina con l’unica variante di talia al posto di Agazzi.

Parte forte la Torres, grazie anche ad una migliore freschezza atletica (frutto della circostanza che i sardi non avevano ancora giocato grazie al piazzamento ottenuto nella regolar season) che nei primi venti minuti corre e pressa a tutto campo pur non impensierendo particolarmente Paleari.

Ci vuole un gran gol di Talia al 22esimo per “spezzare” il ritmo e l’ardore dei sardi, tanto che il Benevento prende le misure e riesce a rendersi pericoloso (tra le altre con Improta) nella prima frazione.

Secondo tempo sulla falsariga del primo, con la Torres alla ricerca del pareggio e con la Strega a controllare e a provare a segnare il secondo gol con delle ripartenze, mal sfruttate tuttavia e non sempre gestite bene.

Tanto che Auteri, in conferenza stampa post partita, ha manifestato il suo disappunto, imputando (a Lanini?) una punta di egoismo anziché passare la palla  a compagni meglio posizionati e a  non provare la giocata personale. Cosa che Lanini  tuttavia ha dato la sensazione di cercare con insistenza per arrivare al gol (pur dandogli atto che poche palle gli sono state servite).

Auteri ha avuto parole di polemica anche nei confronti della conduzione arbitrale (che ha espulso Carli per proteste), reo di aver “lasciato molto correre e ci può stare ma a volte e a loro fischiava e a noi no gli stessi falli”. Anche il pubblico ha più volte protestato verso  alcune decisioni.

Non hanno convinto alcune scelte di Auteri nel secondo tempo, che ha sostituito Ciciretti con Carfora e Perlingieri con Ciano (Lanini aveva già lascito il posto a Meccariello, andando ad irrobustire la difesa), che hanno “alleggerito” l’attacco. Carfora in particolare appare sempre in difficoltà sui contrasti contro i difensori avversari e Ciano sembra “assentarsi” di tanto in tanto. Forse la fisicità di Ferrante e/o la corsa di Starita (o Bolsius) avrebbero tenuto la palla più lontana da Paleari? Per ora ha ragione don Tano e va bene così.

Ora la Strega avrà a disposizione quattro giorni di tempo per rifiatare e (ri)trovare le giuste energie fisiche e mentali per prepararsi alla nuova sfida in terra sarda che potrebbe aprire le porte della semifinale. Sabato alle 20.30 si replica.
Nelle altre sfide da segnare la sconfitta dell’Avellino a Catania dell’ex Tello. I play off si confermano terra di nessuno, con i Lupi costretti ora alla rincorsa.
Infine l’ennesimo riconoscimento al Presidente Vigorito. Al Benevento il premio relativo al miglior manto erboso della serie C consegnato nel corso dell’intervallo.

Rosario Luongo

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