Se per Atalanta e Juventus (quelle dei playoff per intenderci) schierare la meglio gioventù calcistica è una necessità, per il Benevento di Vigorito schierarli si sta dimostrando una virtù resa ancor più piacevole se rappresenta il frutto (anzi i frutti) del settore giovanile.
Martedì nella gara contro la Torres sono stati schierati nella formazione titolare Perlingieri, Talia e Viscardi e, da subentrato, Carfora. Rispettivamente un 2002, un 2003, un 2004 ed un 2006 (81 anni in quattro).
E ne mancava un quinto, quel Pastina (un 2001) stabilmente titolare dall’inizio del campionato.
Cinque calciatori ormai in pianta stabile e nell’orbita della prima squadra “cresciuti in casa” è un ulteriore risultato della presidenza Vigorito (di Ciro prima e Oreste poi) che tante energie (anche economiche) non ha mai lesinato per allestire una puntuale e rigorosa organizzazione.
Ma merito va riconosciuto anche ad Auteri: se Talia, Pastina e Carfora erano ormai noti ai tifosi giallorossi, dal cilindro ha tirato fuori Viscardi e Perlingieri, sovvertendo le gerarchie e ascrivendo a sè il coraggio di rischiarli (Perlingieri ha scavalcato Ferrante e Marotta).
Il mago di Floridia. Nome omen.

Rosario Luongo

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