Ci vuole un super Paleari per fermare la migliore seconda della serie C e per spezzare la catena di precedenti negativi in terra sarda. Alla quarta partita la Strega vola in semifinale non senza affanni e in attesa di fare visita alla Carrarese il prossimo martedì dovendo fare a meno anche di Nardi (ammonito) e Bolsius (espulso).

Quasi a fari spenti il Benevento fa suo anche il secondo turno dei playoff contro la temuta Torres che nel suo girone si è arresa solo ad uno straordinario Cesena (vincitore anche dello scudetto di categoria), con una gara di sofferenza che ha messo a dura prova le coronarie dei tifosi.

Come prevedibile, parte forte la squadra di casa costringendo il Benevento a difendersi per quasi 100 minuti che troverà grosse difficoltà in ogni caso a costruire trame di gioco che potessero, a sua volta, impensierire la retroguardia rossoblù.

Auteri conferma la stessa formazione che ha battuto la Torres al Vigorito, pagando fortunatamente non a caro prezzo la stanchezza che si è fatta viva in tanti elementi e come ribadito dallo stesso allenatore in conferenza stampa post partita (“abbiamo giocato 4 partite in 11 giorni: la stanchezza si fa sentire”).
Tiene bene tutto sommato il reparto difensivo con Capellini, Berra e Viscardi che rispondono palla su palla e con tanta fisicità e con un sontuoso Paleari che, oltre ad almeno tre straordinarie parate, ripulisce spesso l’area uscendo con i pugni sui cross avversari, con ciò smentendo i suoi detrattori che individuano il suo punto dolente proprio nelle uscite.

Non benissimo l’attacco, vuoi perchè la Torres pressava alto facendo poco ragionare i centrocampisti, vuoi per un terreno di gioco non apparso in perfettissime condizioni (quel biliardo del Vigorito…) che non consentiva di poter giocare palla a terra ma soprattutto per, come accennato, alla evidente stanchezza soprattutto di Ciciretti, chiamato ad accendere con le sue giocate i suoi compagni di reparto.
Non hanno inciso questa volta alcuni dei cambi. Né Starita (che ha sbagliato una facile occasione a tempo scaduto che avrebbe risparmiato ai tifosi momenti di pura tachicardia) né Bolsius, che anzi non ha trovato niente di meglio di farsi espellere per un ingenuo quanto evitabilissimo fallo su un avversario ai limiti dell’area sarda. Bene invece Meccariello che ha dato maggiore solidità alla difesa.

Oltre a Paleari, straordinari gli oltre duecento tifosi della Strega presenti al Vanni Sanna che hanno ricevuto il doveroso ringraziamento della squadra andata a festeggiare il passaggio del turno insieme a loro.

Senza un attimo di sosta, è già tempo di pensare alla Carrarese dunque. La squadra non ha fatto ritorno in città ma si fermerà al “solito” Mancini Park Hotel di Roma dove la Strega è ormai di casa. Martedì 28 maggio ore 21 l’andata e domenica 2 giugno (stesso orario) ritorno al Vigorito.

Nelle cosiddette “final four” (perché non chiamarle semifinali?) si azzerano eventuali vantaggi conseguiti per effetto della posizione conseguita in classifica nella stagione regolare, per cui in caso di parità si disputeranno i tempi supplementari e, perdurando la parità, si andrà alla lotteria (nella lotteria) dei rigori.

Nelle altre sfide da segnalare la vittoria sofferta dell’Avellino sul Catania dell’ex Tello, che aspetta al Partenio-Lombardi, nella semifinale di andata. il Vicenza che si è sbarazzato del Padova.
La lotteria (dei playoff) continua.

Rosario Luongo

 

 

 

Rosario Luongo

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