Il tecnico della Carrarese, che ha pareggiato 2-2 contro il Benevento al Ciro Vigorito ma ha conquistato l’accesso in Finale grazie alla vittoria casalinga dell’andata per 1-0, ha analizzato così la trasferta sannita e non solo.
SUL RITORNO CONTRO IL BENEVENTO E SUL PASSAGGIO IN FINALE: “Quando si arriva a questi livelli le difficoltà ci sono sempre. Oggi abbiamo costretto il Benevento a cambiare sistema di gioco, cosa strana per Mister Auteri. Lo fa solo quando cerca di stravolgere un po’ le cose, di giocarsi le ultime carte. Avevamo preparato la gara contro un 3-4-3, ci dovevamo adeguare al 4-3-3. Il Benevento è una squadra forte, con giocatori importanti: considerato questo, la Carrarese ha fatto una grande partita. Prima abbiamo tentato di prenderli alti, provando a dar loro fastidio, ma abbiamo anche saputo soffrire. Abbiamo preso due gol, cosa non da noi, uno su palla inattiva e uno su un nostro errore. Siamo stati bravi a colpire quando dovevamo colpire e a giocare al cospetto di una squadra importante. Vanno considerate le due partite: all’andata meritavamo che il risultato fosse anche più ampio mentre in questa partita le occasioni del secondo tempo potevano far sì che il risultato potesse essere più ampio prima della fine“.
SULL’ESPULSIONE DI TALIA: “Ci ha messo nelle condizioni di poter fare un altro tipo di partita. Venire a Benevento oggi non era semplice per nessuno, e fare quel tipo di partita anche 11vs11 non sarebbe stato semplice per nessuno. Siamo stati sfrontati, solo così potevamo giocarci il passaggio del turno. Quando te la vieni a giocare puoi anche pensare di concedere qualcosa, è successo su calcio piazzato e su un errore in uscita: cose che di solito a noi non capitano, ma che fanno parte de gioco. In 10vs11 abbiamo gestito bene, potevamo chiuderla prima e dovevamo essere più concreti in ripartenza“.
SULL’ESSERSI INTRUFOLATO AI PLAY-OFF: “Ci siamo intrufolati a questa cena di gala, col vestito elegante, perché giustamente nessuno inseriva la Carrarese tra le favorite. Oggi qualcuno si rende conto che c’è anche la Carrarese, ma ormai ci siamo intrufolati: una volta che t’intrufoli, ci rimani“.
SULLA FINALE CONTRO IL VICENZA E NON CONTRO L’AVELLINO: “Hanno due modi di giocare abbastanza simili, squadre formate per vincere il campionato senza lesinare sforzi economici. I play-off sono un terno al lotto: non sempre vincono i più forti, ma i più bravi. Questa sera un minimo festeggeremo, ma io sono già concentrato sul prossimo avversario: sapevamo che avremmo affrontato una squadra forte. Speravo l’Avellino, almeno ci saremmo fermati qui senza andare a Vicenza solo per quello“.