“Questa Amministrazione non finisce mai di stupirci. Ormai i continui rimaneggiamenti degli atti amministrativi, come pezze a colori per coprire le imbarazzanti falle, sono all’ordine del giorno. Oggi in Commissione Urbanistica abbiamo ricevuto la “nuova” delibera (la terza) sul progetto Campo da Golf, che cerca di rimediare agli svarioni che pure con spirito di collaborazione avevamo puntualmente segnalato.
Sono dovute le modifiche scaturenti dalla conferenza dei servizi, anzi dobbiamo insistere nel rilevare che non ci sembra si sia tenuto pienamente conto delle importanti osservazioni della Provincia. Non si comprendono, invece, tutte le ulteriori modifiche tanto al cronoprogramma dell’intervento quanto alle modalità di realizzazione”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali Giovanna Megna, Angelo Miceli, Francesco Farese, Giovanni De Lorenzo e Rosetta De Stasio.
“Per “ragioni tecniche”, senza specificare neppure con quale atto, ma con una relazione fatta ex post solo il 25 maggio all’atto della nuova firma, l’Assessora viene notiziata dei motivi che giustificherebbero le modifiche che ha scoperto direttamente in consiglio grazie ai rilievi dell’opposizione.
Ancora una volta la politica delega ad un Dirigente la decisione rispetto a cosa rientri o meno nell’interesse pubblico, bypassando le valutazioni dei consiglieri comunali.
Se riavvolgiamo il nastro all’aprile del 2023, abbiamo un privato che propone di realizzare il più grande campo da Golf del Mezzogiorno (18 buche) nel secondo anno rispetto ai quattro previsti per completare l’intero intervento e si impegna a che le strutture ricettive siano eseguite contestualmente alla realizzazione del campo da golf “senza il quale le stesse opere ed impianti non saranno realizzabili in via autonoma”.
Ebbene, per “ragioni tecniche”, si è deciso in autonomia, senza neppure rimettere cautelativamente la decisione al Consiglio Comunale, che Benevento non deve avere un campo da Golf a 18 buche tra due anni, ma che il privato deve realizzare la Villa Eventi “Tierra Domus” all’anno 1, anziché al completamento del campo da Golf, all’anno 2 si possono fare 9 delle 18 buche, per poi completare le altre 9 buche solo all’anno 3.
La seduta è stata interessata da una serie di ulteriori rilievi che saranno oggetto di più approfondito dibattito in sede di consiglio, oggi ci limitiamo a commentare la risposta, anche se parziale, alla nostra interrogazione relativa proprio alle modifiche improvvisamente comparse nell’Accordo di Programma, di cui non si riscontrava alcun aggancio con il procedimento.
Ci chiediamo però – concludono i consiglieri di opposizione Megna, Miceli, Farese, De Lorenzo e De Stasio – cosa ne pensano di tutto questo i consiglieri di maggioranza che hanno votato l’interesse pubblico sulla scorta di quell’accordo di programma e ipotizzando anche di poter vedere già tra due anni, finalmente, la città polo attrattivo per golfisti provenienti da tutto il mondo.