Milano, 10 giu. (Adnkronos) – Manufactures Dior srl “non ha verificato la reale capacità imprenditoriale delle società appaltatrici, alle quali affidare la produzione e non ha nel corso degli anni eseguito efficaci ispezioni o audit per appurare in concreto le effettive condizioni lavorative e gli ambienti di lavoro. I modelli organizzativi e gestionali della società, almeno allo stato, si sono nel concreto rivelati inadeguati”. Sono le conclusioni del tribunale di Milano che ha disposto l’amministrazione giudiziaria di Manufactures Dior srl, società produttrice di borse e pelletteria di alta moda, che ha come socio unico Christian Dior Italia srl.
I controlli e le iniziative, anche da ultimo, assunti dalla società, almeno allo stato, “sembrano più formali che sostanziali, avuto riguardo alla tipologia ed alle tempistiche degli stessi” secondo il tribunale di Milano. In altre parole parole “è fuor di dubbio che la Manufactures Dior non abbia effettivamente controllato la catena produttiva, verificando la reale capacità imprenditoriale delle società con le quali stipulare i contratti di fornitura e le concrete modalità di produzione dalle stesse adottate, omettendo di assumere tempestive ed adeguate iniziative di reale verifica della filiera dei sub-appalti”. Il documento presentato al tavolo tecnico contro il caporalato è “apprezzabile” ma non sufficiente per non far scattare l’amministrazione giudiziaria per chi non avrebbe sufficientemente vigilato contro lo sfruttamento del lavoro, con operai – in gran parte di origine cinesi, ma anche pachistani e filippini – costretti a dormire negli stessi capannoni in cui lavoravano, senza garanzie e privi di sicurezza.
La vicenda fotografata dalle indagini “è in verità un campanello di allarme sintomatico di una più estesa e diffusa organizzazione della produzione. Non si tratta di fatti episodici o limitati a singole partite di prodotti, ma di un sistema di produzione generalizzato e consolidato, tenuto conto che dalle verifiche effettuate sono emerse modalità di organizzazione imprenditoriale rivelatrici di un modus operandi collaudato e sperimentato nel tempo”. Del resto l’amministratore di un opificio ha riferito di rifornirsi regolarmente dalla Manufactures Dior e dalla documentazione (fatture e documenti di trasporto) emerge sia l’entità, non modesta, della produzione affidata a tali società: ad esempio il fatturato per l’anno 2023-2024 di una pelletteria era di 752.881,31 euro.