(Adnkronos) – “La Lista Stati Uniti d’Europa ha mancato per un soffio, veramente un soffio, la possibilità di raggiungere il quorum. Ci è mancato lo 0.2%, peccato” ma “dobbiamo essere orgogliosi della battaglia fatta. Perché in tempi di sovranisti e nazionalisti sventolare la bandiera degli Stati Uniti d’Europa è stato un gesto di coraggio politico. E di visione”, scrive Renzi nella enews. “Soprattutto fa male perché ho visto la vostra forza: in quattro circoscrizioni quasi duecentomila persone hanno scritto il mio nome”.
Insomma per Renzi comunque “una comunità c’è” ma “se vogliamo incidere di più questa comunità da sola non basta. Occorre andare oltre ricostruendo quel cantiere riformista che Azione ha inspiegabilmente distrutto un anno fa. Ormai non serve più rivangare il passato anche perché è evidente a tutti chi è stato a rifiutare la coraggiosa proposta di Emma Bonino per gli ‘Stati Uniti d’Europa’: se fossimo andati tutti insieme avremmo oggi SETTE parlamentari europei riformisti, non solo sovranisti. Potevano essere sette e invece sono zero. Peccato”.
“Oggi l’importante è utilizzare quello che è successo come messaggio per il futuro. Personalmente credo che il percorso – necessario – per la costruzione di questa casa libdem, riformista e popolare debba essere portata avanti da persone nuove, diverse da chi ha fatto fallire il Terzo Polo. Non si può ripartire da capo con i protagonisti delle recenti telenovelas.
“Da parte mia proporrò all’Assemblea Nazionale di Italia Viva di indire per l’autunno un congresso straordinario, per il rinnovo della Presidenza nazionale e per costruire con gli altri soggetti interessati il cantiere riformista. Cantiere democratico, dal basso, partecipato: non comunicato dall’alto”.
“Si apre il tesseramento, allora, da lunedì 17 giugno fino al 30 settembre. Vi invito a iscrivervi, come farò anche io. Chiunque vorrà iscriversi porterà le sue idee per capire come costruire questa casa comune dei riformisti. Si discute, ci si confronta, si vota. Insomma, si fa politica. Con le idee, con le proposte, con i congressi e non con i veti personali e i rancori ideologici”.
“Credo che la costruzione di un’area centrale serva al Paese perché sarà decisiva per la vittoria nel 2027 alle Politiche. Sarà decisiva in molte elezioni territoriali. E sarà importante per la cultura politica dell’Europa e dell’Italia”. E conclude Renzi: “Qualunque sarà il mio ruolo continuerò a svolgerlo felice perché so che sono circondato da persone straordinarie come voi”.

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