Milano, 10 giu. (Adnkronos) – “E’ vero è trascorso un anno, ma io sono ferma a quel 27 maggio (del 2023, ndr). Non c’è giorno che io non immagini la mia giornata come se Giulia fosse ancora con me. Al mattino aspetto sempre il suo buongiorno. Aspetto, aspetto, aspetto”. Sono le parole di Loredana Femiano, mamma di Giulia Tramontano uccisa da Alessandro Impagnatiello, affidate al Tg1 in una lettera.
“Poi mi ritrovo al cimitero e la mia illusione si spegne, anche lì vicino alla sua lapide è l’unico posto dove la sento mia. Il dolore con il tempo si trasforma, muta in qualcosa di diverso con il quale stabiliamo una tregua, ma non colmerà mai la sua assenza E poi la tristezza, l’amarezza di non aver conosciuto il mio piccolo Thiago” scrive. “Con Giulia tantissime volte avevamo immaginato le nostre vite con l’arrivo del nostro principe azzurro. Già ci dicevamo come educarlo, i giochi più adatti ad ogni età. Oggi sono qui, il mio cuore è vuoto, non basterebbe e tutti gli oceani e i mari della terra in confronto alle lacrime che ho dentro” aggiunge la donna oggi assente in aula.
“Ogni udienza del processo per me è un giorno cupo più degli altri: sento parlare di lei, del piccolo, di quanto lei lo desiderasse, di quanto è stata una leonessa ad affrontare tutto da sola. In genere sono i genitori che danno lezioni di vita ai propri figli, ma Giulia ha insegnato a me tantissimo e forse al mondo intero” dice la madre che attende giustizia. “Il processo e la sua sentenza non mi ridaranno Giulia e non mi faranno incontrare Thiago, ma io mi faccio forza perché ora tutti sapete chi era Giulia, anzi chi è Giulia”.

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