Roma, 11 giu. (Adnkronos) – Occorre una sinergia tra Governi, organizzazioni imprese, comunità e individui, “per un ambiente in cui le bambine e i bambini possano crescere sani, istruiti e liberi, senza correre il rischio di essere privati della loro età”. Lo sottolinea in una dichiarazione il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“L’articolo 32 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza -ricorda il Capo dello Stato- riconosce il diritto di ciascun bambino ad essere protetto dallo sfruttamento economico e da qualsiasi lavoro pericoloso. L’Unione europea ha sviluppato opportunamente iniziative tese alla applicazione di questi principi, con i recenti provvedimenti che responsabilizzano le imprese lungo tutta la catena del valore e impongono il divieto di commercializzazione di beni realizzati con il lavoro forzato, a maggior ragione quello che impiega bambini. Il contrasto all’abbandono scolastico -fenomeno presente anche nel nostro Paese- costituisce un importante argine allo sfruttamento del lavoro minorile. Le guerre e la povertà strappano le bambine e i bambini alla vita, obbligandoli ad abbandonare la scuola per forme di lavoro ignobili, molto spesso illegali e clandestine, sottraendo loro l’infanzia, compromettendo in modo irreversibile il loro sviluppo psico-fisico e il loro futuro. Tra i migranti sono tanti i minori non accompagnati che rischiano di diventare forza lavoro fantasma, di svolgere mestieri inconciliabili con la loro età o addirittura di sparire nell’illegalità sotto gli occhi di quelle comunità a cui si sono affidati abbandonando le loro terre di origine”.
Per eliminare le cause profonde del fenomeno e proteggere i diritti dei fanciulli -conclude Mattarella- è necessario un approccio che coinvolga Governi, organizzazioni, imprese, comunità e individui, per un ambiente in cui le bambine e i bambini possano crescere sani, istruiti e liberi, senza correre il rischio di essere privati della loro età”.

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