Taormina, 21 giu. (Adnkronos) – “Una volta la politica era in grado di indirizzare l’evoluzione del costume e la società, tanti anni fa. Oggi purtroppo la politica è trainata dalla evoluzione del costume. Non è più in grado di dare una direzione. E questo mi dispiace. E purtroppo sui diritti la politica ha paura e questa è una cosa che da politico un po’ mi vergogno”. Lo ha detto il sottosegretario all’Economia e la Finanza Federico Freni (Lega) intervenendo a Taobuk all’incontro con Carlo Cottarelli.
Alla domanda sul perché la politica freni sui diritti civili, Freni replica: “La risposta è nell’evoluzione del costume. A nessuno di noi verrebbe in mente di prendere una pistola e di sparare al marito o alla moglie trovata in flagranza di adulterio, eppure fino agli anni Sessanta c’era una esimente che consentiva al marito di potere uccidere l’adultero, poi la Corte costituzionale ha deciso che era incostituzionale – dice Freni-. La Corte Costituzionale ci continua a dire da anni che una norma sul fine vita serve”.
“Noi sappiamo tutti che nel 2024 la fattispecie del fine vita va disciplinata, perché il Parlamento è fermo? L’aborto, il divorzio, che sono diritti sacrosanti entrambi. Come li abbiamo disciplinati? – aggiunge il sottosegretario -Con enormi sforzi dei parlamenti di quel tempo che sono stati poi combattutissimi con referendum abrogativi, perché purtroppo, e sottolineo purtroppo, i diritti seguono l’evoluzione del costume della società e la politica è l’ultima che si accorge dell’evoluzione del costume e la storia politica del paese, ci dimostra che la classe politica tutta, dall’estrema Sinistra all’estrema Destra del Parlamento, ha una dannata paura di legiferare sui diritti. Quando lo fa si trincera dietro il referendum come è successo su aborto e divorzio”.