Milano, 21 giu. (Adnkronos) – I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Lodi, unitamente a carabinieri della compagnia di Lodi, hanno effettuato un’ispezione ad un laboratorio semi-industriale di panificazione in un Comune dell’Alto Lodigiano, riscontrando la presenza di cinque lavoratori sprovvisti di contratto di lavoro, nonché di qualsiasi tutela e diritto riconosciuto dalle leggi italiane. Due di questi, inoltre, erano completamente sconosciuti alla Pubblica amministrazione poiché clandestini e non in regola con il permesso di soggiorno.
Nessuno dei lavoratori aveva ricevuto una sorveglianza sanitaria, informazione e formazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ed operavano in una condizione di sfruttamento, desunta dalla reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme dai Ccnl rappresentativi; dalla reiterata violazione della normativa relativa all’orario di lavoro, ai periodi di riposo, al riposo settimanale, all’aspettativa obbligatoria, alle ferie; dalla sussistenza di violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro; dalla sottoposizione del lavoratore a situazioni alloggiative degradanti.
Le gravi violazioni riscontrate all’atto del controllo, unitamente al fatto che il numero di lavoratori reclutati era superiore a tre e l’aver commesso il fatto esponendo i lavoratori sfruttati a situazioni di grave pericolo, hanno portato all’arresto del rappresentante legale del panificio. Nell’ambito dello stesso controllo, uno dei lavoratori ‘in nero’ è stato individuato quale percettore del reddito di inclusione ed oltre ad essere stato denunciato alla procura di Lodi è stato segnalato all’Inps per la revoca del beneficio. L’attività del laboratorio è stata immediatamente sospesa ed al titolare dell’azienda sono state contestate anche ammende e sanzioni per un importo complessivo superiore ai 30.000 euro.