DI Giovanni Ierfone
Il libro “Ho incontrato Rosario Livatino – Il mio viaggio cercando il giudice ragazzino” di Angelo Maria Sferrazza (Amazon Publishing), rappresenta un tributo profondamente personale e commovente alla figura del giudice Rosario Livatino, il primo magistrato beatificato della storia.
Livatino viene assassinato il 21 settembre 1990 dalla Stidda, un’organizzazione mafiosa siciliana, per il suo impegno incondizionato nella lotta alla criminalità organizzata. Il suo martirio viene riconosciuto dalla Chiesa cattolica, che lo beatifica il 9 maggio 2021, rendendolo il primo magistrato della storia a essere elevato agli altari.
Attraverso le pagine del libro, Sferrazza, già noto per il suo pluripremiato cortometraggio “Il giovane giudice”, diretto e interpretato da lui stesso, ci conduce in un viaggio intimo e spirituale, raccontando come Livatino sia entrato nella sua vita non solo come un simbolo di giustizia, ma come una guida spirituale e morale. Il viaggio di Sferrazza inizia con la scoperta della figura di Livatino, proseguendo con anni di studi e varie collaborazioni che lo hanno portato a conoscere persone e luoghi legati al giudice.
“Ho deciso di raccontare in che modo egli è entrato spiritualmente in relazione con me”, spiega l’autore. “Iniziandomi ad anni di studi, poi in varie collaborazioni con associazioni ed eventi, ora in un libro e presto in uno spettacolo teatrale. Un lavoro transmediale, dunque, essendo la sua figura declinata in formati mediali differenti. Come una goccia in un oceano, desidero dare il mio contributo per riscattare la mia terra: la Sicilia”.
Il libro, curato da Simona Schembri e Daniele Marasco, ha una struttura semplice ma efficace, con una narrazione fluida che alterna riflessioni personali a racconti di esperienze dirette. La scelta di presentare la figura di Livatino attraverso diversi formati mediali, come il cortometraggio e il prossimo spettacolo teatrale, dimostra la versatilità e la passione di Sferrazza nel rendere omaggio a questo eroe della giustizia.
La figura di Livatino viene descritta anche attraverso le testimonianze di persone che lo hanno conosciuto, come il signor Terrana, migliore amico del padre del giudice e custode della sua automobile; la signora Giuseppina, governante e proprietaria di casa Livatino; e i cugini Vincenzo e Salvatore.
Il lavoro di Sferrazza è un omaggio a questo eroe, un tentativo di mantenere viva la sua memoria e il suo esempio per le future generazioni.
La prefazione del libro è stata firmata dal Presidente dell’Associazione Nazionale Forze di Polizia di Roma, Gianluca Guerrisi, e dal Vicepresidente Fausto Zilli. La presentazione ufficiale dell’opera avverrà prossimamente alla Camera dei Deputati grazie a Carlo Prosperi, alla presenza di ospiti, autorità ed esponenti della politica italiana.