Di Daniele Piro 

Sapevate che il miglior panino Americano è sannita? Non ci credete? Leggete questa storia e lo scoprirete!
Ho conosciuto Carmelo Nazzaro, in arte PISILLO, tanti anni fa nel periodo del Covid, grazie ad una trasmissione di Ottochannel nella quale entrambi eravamo ospiti in diretta streaming. A telecamere spente, finita la trasmissione, abbiamo continuato a conversare tra di noi ed è nato subito un feeling spontaneo e sincero. Chiacchiera dopo chiacchiera ho scoperto un ragazzo simpaticissimo, molto alla mano, legatissimo al Sannio ed alle sue origini.

La conoscenza si è approfondita sbirciando le sue storie postate su FB o Instagram nelle quali devo dire che spicca molto la sua presenza scenica con pause, gestualità e descrizioni, soprattutto nei video pubblicati.

Tempo fa mi è venuto per la testa di voler raccontare la sua storia; ci siamo sentiti telefonicamente con lo scopo di voler pubblicare un articolo a testimonianza delle sue doti di creatività , estro, coraggio e voglia di fare.
Carmelo “Pisillo Nazzaro, nasce a Benevento l’8 Novembre 1973.

Fortemente religioso, (caratteristica che evidenzia nelle sue location newyorkesi con la presenza di statue e foto di Padre Pio), mi racconta quando da ragazzo il padre spesso lo portava a Piana Romana per ascoltare la messa Domenicale. Per Carmelo Padre Pio è visto come un amico, un angelo custode che lo ha accompagnato nel suo percorso di vita e di affermazione lavorativa.

Attratto dal mito Americano, con una predilezione per i film di De Niro, sbarca in America nel 2008 con la moglie Antonella Silvio ed ironia della sorte, sarà proprio De Niro a consacrarlo col riconoscimento di miglior panino della Grande Mela a seguito di una gara culinaria su inviti organizzata dallo stesso attore italoamericano.

I primi tempi non sono stati floridissimi, con l’apertura di una pizzeria nel primissimo periodo oltreoceano. Con la chiusura della pizzeria e con la necessità di rinnovare il visto per poter rimanere in America, Carmelo comincia l’attività di importazione dei prodotti tipici italiani (burrata andriese, prosciutto di Parma, mozzarella di bufala Campana, olio extravergine di oliva ecc.) fin quando, all’ennesimo visto da investitore da rinnovare e sulla scorta dei prodotti importati dall’Italia, ha la brillante idea di mettere su una paninoteca con la creazione di panini “Italian Style”, molto lontani dallo stile del classico HOT DOG Americano, pieno di salse di ogni genere.

La novità, inizialmente recepita in sordina dal popolo newyorkese, viene man mano dallo stesso assimilata al punto che il buon Carmelo, ad un certo punto si trova a gestire ben 3 locali col suo marchio. Attualmente ha due locali collocati nel cuore della Grande Mela, uno nella famosissima Times Square e non si può certo dire che l’Italianità non si noti. Dalle bandiere tricolori a quella del Benevento esposte, dalle foto e dai gadget di Montesarchio che fanno bella mostra di se di cui ne va orgogliosamente fiero, fino ai panini i cui nomi richiamano le città capoluoghi di Regione Italiane. A testimonianza del suo forte attaccamento alle origini, alla natia Benevento ed a Montesarchio, luogo della sua adolescenza, ma anche di Sant’Agata dei Goti, paese della moglie ci sono 3 panini che portano anche il nome di questi tre luoghi.

Il panino che va per la maggiore, quello più apprezzato è il MONTESARCHIO, un esplosione di sapori di prosciutto di Parma (per marcare di più l’Italianità dice Carmelo), fiordilatte, peperoni imbottiti cucinati da lui e dalla moglie che ricordano Cirignano, una frazione di Montesarchio dove si svolge la sagra “ du puparul ‘mbuttunat “, ed olio extravergine di oliva. La notorietà, la bontà e la fama (oserei dire), dei panini di Carmelo è cresciuta nel tempo fino a far convergere nelle sue location non solo il popolo newyorkese, ma anche personaggi famosi fra cui lo stesso De Niro, l’ex sindaco di N.Y Bill De Blasio che per ironia della sorte, è originario di Sant’Agata dei Goti, paese della moglie. Carmelo e la signora Antonella hanno con se una quindicina di collaboratori fra cui spiccano, napoletani siciliani, ma anche soprattutto sudamericani (messicani, uruguayani, Guatemaltechi).

Nel suo futuro c’è l’idea e la possibilità di diffondere ulteriormente il suo marchio PISILLO con l’apertura di ulteriori locali.
Come vi accennavo, Carmelo è comunque una persona genuina; parla correttamente il nostro dialetto, nonostante sia in America da oltre 15 anni, anzi mi confessa di avere ancora qualche difficoltà ad effettuare un corretto discorso in quello che lui definisce uno slang, più che una lingua americana, contagiata, e non potrebbe essere diversamente, dalla multietnia dei popoli presenti in loco per cui si mischiano fra loro soprattutto inglese, spagnolo, italiano.

Nota di colore: Carmelo è tifosissimo del Benevento di cui segue tutte le partite, nonostante il fuso orario differente. A dimostrazione di come la terra di origine sia fortemente radicata nel suo cuore, se qualcuno a New York sentendolo parlare in dialetto, gli dovesse chiedere se è Napoletano, vi mostrerà fiero, quasi ostentando, le sue origine sannite che, come già detto, sono facilmente osservabili da quanto c’è esposto Made in Sannio sui muri dei suoi locali.

Cosa aggiungere ancora? Se vi troverete in America, a New York, dalle parte di Times Square, buttate un occhio sui locali di PISILLO, ma soprattutto …. Entrateci, prima di tutto perché “un giorno senza panino è un giorno perso” (cit. Carmelo) e poi perché troverete gusto, garbo qualità e cortesia ma soprattutto tanta italianità, che per una persona “fuori Nazione” è sempre cosa gradita!!

Scugnizzo69

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