Di Daniele Piro
E se vi dicessi che potete illuminare angoli bui delle vostre case con la luce naturale? L’energia fai da te a costo zero e’ un invenzione apparentemente banale che ha pero’ migliorato la qualità della vita di molte persone , rendendola anche meno costosa. La storia meravigliosa per ingegno e fantasia rivoluzionaria e’ davvero alla portata di tutti.
Alfredo Moser, meccanico brasiliano, ha inventato una lampadina che funziona senza energia elettrica. Il suo metodo e’ molto semplice; basta avere una bottiglia d’acqua da due litri, aggiungerci della candeggina e si può in questo modo ottenere la luce gratis. L’idea prese corpo nel 2002, in un giorno di black-out, quando Moser si trovò senza elettricità e gli venne in mente di costruirsi una lampadina che illuminasse in assenza di corrente il capanno in cui lavorava.
Moser ha capito che la capacità refrattaria di una bottiglia d’acqua esposta al sole, sarebbe stata in grado di riprodurre un illuminazione pari ad una lampadina da 50 watt.
Come funziona?
La bottiglia sfrutta la refrazione della luce solare attraverso l’acqua. La quantità di candeggina, due tappi ogni due litri d’acqua, serve solo a mantenere pulita e trasparente la bottiglia, in modo che non si formino alghe che potrebbero oscurare la luce.
Preparata la bottiglia, con un trapano bisogna bucare il tetto, (unica condizione che puo’ indurre qualche dubbio in chi vuole cimentarsi nella luce a costo zero), spingere la parte superiore della bottiglia nel foro e isolare lo stesso in modo tale che non entri acqua. La lampada artigianale Moser funziona meglio, a detta del costruttore, se ha il tappo nero. L’energia che riuscirà a produrre dipenderà ovviamente dalle condizioni meteo e dall’intensità dei raggi solari, ma si stima che possa variare comunque dai 40 ai 60 watt per bottiglia.
Il Signor Moser spiega che la refrazione è la deviazione della luce, ed è causata da una variazione della sua velocità. La velocità della luce è determinata dalla densità della sostanza attraverso cui passa. La refrazione avviene quando la luce passa da una sostanza all’altra con una densità diversa, ad esempio dall’aria all’acqua. Nel caso della bottiglia, la luce solare è rifratta dalla bottiglia d’acqua e diffusa per la stanza .
Moser lavora in un officina del sud del Brasile e come tante case costruite nella baraccopoli e nelle favelas non ha finestre. Quando cala il sole le bottiglie smettono di funzionare ma, con una media giornaliera di 12 ore di sole,si ottiene comunque una riduzione dei costi dove c’è energia e una risoluzione dei problemi dove non c’è. Moser ha installato le bottiglie anche nelle case dei vicini e perfino in un supermercato, non ha brevettato l’invenzione che ha oltrepassato i confini fino alle baraccopoli delle Filippine e si calcola che oltre due milioni di persone illuminano la
propria abitazione senza spendere un centesimo, riciclando le bottiglie di plastica e senza inquinare l’atmosfera .Il povero ma grande Moser ha dato una grande dimostrazione di intelligenza e altruismo.
Un giornalista di una nota rivista ha aperto una campagna per candidare Moser per il premio Nobel per la fisica (perché di fisica si tratta ).
Mi trova completamente d’accordo perché per merito suo milioni di persone abitano e lavorano grazie a lui in case illuminate ,senza allacci abusivi e improvvisati alla rete elettrica , lampade a olio, a kerosene o altri mezzi di fortuna inquinanti e pericolosi.
Che aggiungere ancora? Bisogna solo sperare che ci sia sempre bel tempo e soffitti facilmente bucabili.
Scugnizzo69