Roma, 5 lug. (Adnkronos) – Cresce l’interesse degli studenti italiani per il Gap Year, l’anno all’estero dedicato alla formazione accademica e lavorativa. Secondo le ultime rilevazioni di EF Education First, organizzazione che si occupa di formazione internazionale, l’interesse nei confronti di un semestre o di un anno all’estero è aumentato del 20% negli ultimi due anni: il 40% delle richieste fa riferimento alla fascia dei neo diplomati che decidono di partire per intraprendere un’esperienza e capire meglio cosa fare dopo il ciclo di studi appena completato. A integrare la platea ci sono i neo laureati (circa il 30% del totale) che scelgono di perfezionare le loro competenze all’estero e i professionisti che sentono la necessità di ‘rigenerarsi’ fuori dai confini nazionali.
“Dopo il blocco delle partenze imposto dalla pandemia – sottolinea l’ad di EF Italia Natalia Anguas – il trend delle partenze dei neodiplomati ha registrato un sensibile aumento: nei prossimi mesi ci aspettiamo un consolidamento di questi flussi”. Dalle precedenti rilevazioni di EF Education First è emerso come il Gap Year abbia reso più sicuri di sé il 96% dei diplomati che hanno vissuto questa esperienza, mentre il 77% dichiara di aver affrontato il percorso accademico in modo più consapevole e maturo, con migliori risultati.