Di Letizia Ceroni
Stiamo vivendo l’era digitale, la tecnologia ha fatto passi da gigante ed è logico e inevitabile ma, quello che mi è accaduto qualche giorno fa, mi ha fatto riflettere.Mi serviva una foto e subito ne ho cercata una che mi piaceva tantissimo, cosa abbastanza difficile perché, nelle foto, non mi vedo mai come vorrei.Mi sono ricordata di averla ritagliata per estrarla da una foto di gruppo, ma, non l’ho più trovata. Ho guardato e riguardato tutti gli album, Google, fb, Instagram, la mia pagina….. Niente….. Svanita nel nulla e mi sono resa conto di quanto sia perdibile ogni cosa che affidi ai social.
C’è ancora, nelle case, una scatola dove sono conservate le vecchie foto, magari ritirata in un angolo e quasi dimenticata, c’è poco tempo nella vita frenetica che viviamo, la nostra mente, la nostra attenzione, sono occupate a tempo pieno dai social, dalle trasmissioni televisive, 24 ore su 24, il nostro cervello è bombardato da migliaia di informazioni, tecniche, pubblicitarie, gossip, cucina, meteo, futilità, politica, sport e chi più ne ha, più ne metta.Dovremmo ogni tanto, frenare ed andare a cercare quella scatola.
Là dentro c’è la nostra storia ed ogni volta, posso scommettere che, con stupore, si possono ritrovare luoghi, situazioni e persone di cui non ricordavamo più nulla, che faranno comparire sul viso espressioni di stupore, di tristezza o di gioia. Foto scolorite, stropicciate, consumate, un po’ strappate ma che puoi toccare e che restano li, ad aspettare un momento di nostalgia.
Non ricordo di preciso quando la macchina fotografica con il rullino, lasciò il posto a una fotocamera con la scheda di memoria ma, ora che ci penso, sarebbe stata una data da ricordare come inizio della perdita di qualcosa.
Ora affidiamo i nostri scatti e con loro i momenti della nostra vita, a qualcosa di fatuo che non ti dà la certezza di ritrovarli.
Provo un po’ di tristezza se penso a generazioni future che si perderanno molta parte del loro passato, inconsapevolmente, lasceranno per strada momenti importanti che non potranno tenere in una vecchia scatola e toccare con mano, in qualsiasi momento lo volessero.Sta già accadendo a noi, che abbiamo quella scatola ma nella quale, ad un certo punto, abbiamo smesso di mettere le fotografie.
Ora, con i social, abbiamo la possibilità di raggiungere chiunque, anche chi pensavamo di non ritrovare più, parlare con loro da distanze che prima sembravano insormontabili, abbiamo la possibilità di informarci senza fatica praticamente su tutto ciò che risveglia la nostra curiosità, farci foto e vederle immediatamente ed è una cosa positiva, se non ci si fa prendere la mano.
Ora c’è anche l’intelligenza artificiale, una cosa che trovo terrificante perché sicuramente non verrà usata in modo consapevole.
In un mondo dove la perfezione dell’involucro sta diventando uno stile di vita l’arte sarà una delle vittime, la cultura sta diventando muta e l’arte visiva cieca, gli artisti che usano solo la loro creatività e i cui difetti sono l’impronta unica del loro valore, temo che diventeranno obsoleti.
Abbiamo acquisito tanto ma ci rendiamo conto di cosa stiamo perdendo e abbiamo già perso?
Pro e contro.
Usa e getta….. Non si può tenere tutto ma si dovrebbe conservare almeno l’essenziale.