Di Daniele Piro 

Maria Teresa Pedicini è un’artista contemporanea di Benevento che sta riscuotendo successi sempre maggiori a livello nazionale ed internazionale.
L’ho rivista con piacere di sfuggita poche settimane fa e mi ha accolto con lo stesso sorriso dolce e sereno di quando da adolescenti giocavano nel quartiere o ci salutavamo dalle finestre dei nostri palazzi posti uno di fronte l’altro. Che avesse delle qualità artistiche fuori dal comune, conoscendola ormai da 40 anni anche se erano almeno 30 anni che non ci vedevamo più, lo avevo capito fin dalla giovane età quando ammiravo i suoi dipinti, schizzi, scarabocchi (che tutto erano tranne che scarabocchi) appesi nella sua cameretta o che tirava fuori dalla cartelletta da disegno inseparabile visto che ha frequentato il Liceo Artistico cittadino.

La crescita artistica di Terry (perdonatemi la confidenza ma per me è sempre stata Terry) è passata attraverso la laurea in conservazione dei Beni culturali e ambientali presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, accresciuta ulteriormente col Master in Beni Culturali e Biblioteconomia conseguito al Politeia di Napoli.
Si può dire che la pittura faccia parte del suo DNA e nasca in maniera assolutamente spontanea; si sente coinvolta emotivamente al punto da immedesimarsi in ciò che osserva riuscendo a trasferire, o meglio a trasformare in arte pittorica, l’evolversi degli eventi quotidiani.

Non ha avuto particolari spinte che l’hanno portata ad intraprendere il suo percorso artistico, semmai le risulta particolarmente semplice fin da ragazzina, riuscire a trasferire le sue emozioni su un foglio o su una tela. Mi racconta che fin da piccola ha vissuto l’arte come una sorta di liberazione e di evasione. Usava la penna Bic, a cui è rimasta legatissima, per copiare qualsiasi oggetto ed estraniarsi così dal mondo esterno, ma questa sorta di evasione che la proiettava in un mondo parallelo, piuttosto che isolarla, la faceva sentire meno sola. Lei e l’arte. Connubio perfetto.

La sua meticolosità e la sua passione l’ha portata , nel periodo universitario, a rintanarsi nelle biblioteche che, oltre ad essere luogo di studio, erano anche il posto in cui copiare su di un taccuino sottoforma di bozza le opere d’arte con la Bic per avere un ricordo tangibile dei capolavori che la emozionavano.

Sovente si recava nei Musei a copiare le opere esposte soprattutto in quello di CAPODIMONTE O DEL Museo Nazionale Archeologico. Con i viaggi sempre più frequenti ha potuto constatare con mano le diversità della pittura e ne ha fatto tesoro. (per la serie: anche viaggiare è un arte). Non ha schemi prefissati nel momento in cui si cimenta in una delle sue opere;, la creatività del momento per lei è tutto. L’arte è stata la sua forma di evasione anche nel momento in cui un brutto male ha cercato di smorzare il suo fulgore artistico che lei ha però combattuto con un lavoro in olio su tela in cui si intravede un intreccio di rami simboleggianti il male fisico che tenta di ramificare. Una malattia che l’ha fortificata e resa ancor più conscia delle sue qualità artistiche al punto che nel 2021 il Presidente della Biennale di Firenze Pasquale Celona l’ha voluta come partecipante ad un concorso, riuscendo a classificarsi seconda su 68 paesi per la tecnica del disegno utilizzata.

Fra i giurati del concorso c’erano il direttore dei Musei Vaticani, la modella di Andy Warhol ed alcuni direttori di musei internazionali con la contemporanea presenza di lavori di Oliviero Toscani, Vivienne Westwood e Michelangelo Pistoletto. La tecnica dell’olio su tela resta la tecnica preferita di Terry; subito dopo viene la penna Bic ed i pastelli a pigmento. La sua umiltà la porta a dirmi che altre tecniche di utilizzo dovrebbero essere prima studiate a fondo e poi utilizzate per non cadere nella banalità o nell’improvvisazione di creare un opera superficiale.

Per sua stessa ammissione non si definisce un’artista ma credetemi, lo è, eccome se lo è visto che non riesco ad immaginare una Maria Teresa Pedicini senza un pennello, un foglio una tela davanti a se.

Terry ha esposto alla fondazione Modigliani nel 2020, ha partecipato al Concorso Leonardo da Vinci per Art Now tenutosi a Firenze, della Biennale nel 2021 abbiamo già detto, ha presentato le sue opere ad Art 360 a Madrid (la più grande fiera contemporanea) e nel 2022 si è fatta strada anche al Cariousel du Luvre a Parigi, venendo menzionata da Vittorio Sgarbi. Altre sublimi esposizioni al museo storico ed a Palazzo Turrisi in quel di Lecce nel 2022.

Cosa aggiungere ancora? Nulla, se non che…..”Una vita per l’arte, un arte di vita”. Tutto questo è Maria Teresa Pedicini.

Scugnizzo69

 

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