Di Daniele Piro 

Tante, troppe stragi del Sabato sera, ma anche del Venerdì o della Domenica, come quella avvenuta recentissima a Mirabella Eclano con il terribile schianto che ha fatto perdere la vita a 4 giovani ragazzi della zona.Edmond Rostand scriveva “è di notte che è bello credere nella luce”. Ma la luce quella notte si è spenta. E nessuno ci crede più nella luce.
O magari in quella eterna si. Ma per quella terrena zero!

È buio pesto!

Per quattro giovanissime vite. Per tutti.
I ragazzi coinvolti nell’incidente mortale avvenuto al Passo di Mirabella avevano tra i 18 e i 21 anni. Ed erano a bordo di una Mercedes che forse era troppo “potente” per loro. Ma questo poi è un altro discorso e non è certo il momento di affrontarlo. In fin dei conti oggi questo non ci interessa. Ciò che invece interessa è il dolore. Straziante. Lacerante. Di genitori, nonni, fratelli e sorelle, cugini, amici, parenti in genere, conoscenti e anche sconosciuti. Allora si prova solo a far capire ai giovani cosa significhi tutto questo.

La vita è vostra indubbiamente, ma la vita è un attimo. Basta un secondo e i sogni, i desideri, i progetti, le speranze, non ci sono più.Non c’è più nulla. E purtroppo non ci siete neppure più voi, con i vostri piani per la vita.Chiaramente è ovvio e fuori discussione che non rientrava e non rientra nei vostri piani far male a chi vi vuol bene e a voi stessi. Ma purtroppo, come visto, succede.
Allora la preghiera è di essere attenti, di non credervi invincibili ed eterni quando guidate, quando uscite. Provate sempre a rimanere presenti a voi stessi e a capire che nel momento in cui succedono queste tragedie e voi non ci siete più, c’è chi resta.

E resta privato della cosa più importante, che siete voi. Avete diritto a divertirvi, a vivere, urlare, ballare, cantare, fare tutto ciò che vi piace. Ma dovete avere rispetto! Rispetto per voi stessi e per chi resta dopo queste tragedie. Perché chi resta non sa come continuare, non sa come andare avanti e magari non si perdona qualcosa, qualsiasi cosa, anche non avervi detto quanto bene vi voleva. È giusto che voi facciate della vostra vita il capolavoro che ritenete, ma è giusto altrettanto che impariate a capire che c’è chi vi ha messo al mondo, chi vi vuole bene, chi oggi non riesce a darsi pace. State attenti. Rispettate chi vi vuole bene e rispettate soprattutto la vostra vita.

Sempre.

“Lunga e dritta correva la strada, l’auto veloce correva”. Affinche’ la strada, quella della vita, possa essere percorsa per intero senza essere improvvisamente interrotta da un palo o un muro di cemento, provate a correre un po’ di meno.Meglio vivere a lungo per ricordare nella propria testa tante canzoni che finire per essere ricordati troppo presto in una canzone. R.I.P.

Scugnizzo69

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