Roma, 16 lug. (Adnkronos) – “La pubblicazione dell’AI Act sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea rappresenta un risultato importante perché le norme chiariscono innanzitutto la definizione di sistema di intelligenza artificiale, inteso come ‘un sistema automatizzato progettato per funzionare con livelli di autonomia variabile e che può presentare adattabilità dopo la diffusione e che, per obiettivi espliciti o impliciti, deduce dall’input che riceve come generare output’. Proprio alla luce di questa definizione sarà importante un reskilling delle risorse in azienda e una formazione specifica per comprendere come elaborare gli input corretti al fine di ricevere i migliori output e aumentare la produttività”. Lo dichiara, in una nota, l’avvocato Francesco D’Amora, responsabile del Dipartimento di Diritto del Lavoro dello studio legale Qlt Law & Tax.
“Anche se gli obblighi posti a carico dei soggetti che utilizzano sistemi ad alto rischio avranno efficacia 36 mesi dopo la definitiva approvazione del Regolamento – sottolinea D’Amora – è fondamentale che la formazione inizi da ora e che le società comprendano esattamente il perimetro dei loro doveri e degli adempimenti che dovranno porre in essere”. “Per questo – conclude – è necessario che i dipendenti vengano adeguatamente formati sulle modalità di utilizzo del sistema e che siano in grado di individuare i dati di input corretti da inserire per far funzionare la tecnologia coerentemente con la finalità per cui è stata implementata all’interno dell’azienda”.

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