Di Letizia Ceroni 

Green = verde e non vedo il motivo per cui, visto che siamo in Italia, non si debba dire verde, che è una parola bellissima.

L’unico verde (green) che riconosco come tale è quello degli alberi e dei prati nelle sue mille sfumature e nella vita che racchiude. Trovo abominevole che questa parola venga usata da speculatori senza scrupoli come paravento per giustificare la distruzione sistematica di un patrimonio naturale già parecchio sofferente.Ora è tutto green, le automobili, i pannelli solari, le pale eoliche e una svariata serie di prodotti.
Le automobili….

Ma vi ricordate di quando uscì la “benzina verde”( Si usava ancora il termine italiano) perché l’altra inquinava, così si dovette cambiare l’auto, per poi arrivare al controllo delle emissioni perché inquinava uguale, euro 3, poi euro 4 ed ora le auto elettriche, le quali, come impatto ambientale, sono già un disastro fin dall’inizio a causa dei materiali che compongono le batterie e l’unico loro lato “green” sarà il colore della moneta che finirà in tasca ai produttori.

Pannelli solari per energia green… Chilometri quadrati di verde, quello vero, che diventeranno distese di specchi per un mondo sempre più “green”. Certo, per l’uomo onnipotente cosa volete che sia la vita che abita in un prato? L’ecosistema è solo una favoletta per complottisti.Ma la cosa più grave è l’installazione dei parchi eolici iniziata nelle regioni meridionali,in special modo, in quelle che si affacciano sul mare e nelle isole maggiori, dove notoriamente c’è molto vento. Un numero considerevole di aziende, stanno mandando i componenti, sventrando territori per piazzare i loro mostri con in mano concessioni e progettazioni fatte in sordina dal governo Draghi e a nulla possono servire le proteste di chi si è ritrovato la bella sorpresa.

Sono contraria all’eolico? No, ma sono contraria alla speculazione selvaggia che farà, lungo il suo percorso, tabula rasa di ogni cosa, incurante del valore che possa avere, che sia storico, archeologico o ecologico, solo in nome del profitto di pochi.Green? Quale green, quello che annienterà l’ecosistema?

O quello che racconterà un vecchio a un bambino davanti a una landa desolata…

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