Di Antonia Francesca

Con la rappresentazione di un “MACBETH CUORE NERO” di William Shakespeare, con un cuore che più d’oro non si può, si è tenuto al Teatro San Ferdinando di Napoli, il 12 e 13 giugno, uno spettacolo unico e coinvolgente.
Le due serate di giugno sono andate da subito sold out. Impossibile per i ritardatari trovare un biglietto.

L’emozione della prima, così come per la seconda serata, che si respirava sin dietro le quinte, ha conivolto tutti i presenti, ed è esplosa in un successo tanto grande quanto inaspettato. E già sono state previste altre date, per il prossimo dicembre presso il Teatro di Santa Maria Capua Vetere, ed a Marzo 2025 presso il Teatro Bellini a Napoli. Ed altre ancora.

Un progetto fortemente voluto, realizzato ed interpretato dal dott. Marco Puglia, Magistrato di Sorveglianza, diplomato all’Accademia Drammatica del Bellini o, come egli stesso ama definirsi, “un attore che interpreta il ruolo di Magistrato”.
Con la collaborazione dell’Associazione Polluce APS e dell’attore e regista Gaetano Battista che ne ha curato la regia, con le straordinarie scenografie di Carmine Di Giulio e le musiche di Aniello De Sena, lo spettacolo ha visto come attori protagonisti, accanto al Magistrato, i detenuti della casa di reclusione De Angelis di Arienzo (CE).

Il Magistrato che si mescola ai detenuti, per un interpretazione che va al di la della semplice pièce teatrale, che vuole si essere rappresentazione scenica, ma soprattutto raccontare agli spettatori un carcere che offre opportunità di cambiamento, attraverso la scoperta di quei talenti che spesso le persone detenute non sanno di avere ma che , scoprendolo, consente loro di esprimersi e trovare, forse, una strada davvero diversa. L’offrire, ed offrirsi, una seconda possibilità, laddove realizzabile.
Attraverso un percorso trattamentale spesso difficile, complicato dalle tante difficoltà che la realtà intramuraria da sempre affronta, ma che grazie alla dedizione ed attenzione che il dott. Puglia rivolge a coloro che vogliono realmente darsi una altra possibilità, con lo strumento dei permessi premio, l’impossibile diventa possibile ed il Teatro …“entra in scena”.
Il Magistrato è anch’egli Macbeth, simile ai mille volti dei detenuti in scena, ma motore di un sistema dove chi è al di sopra, in questo caso, è solo la legge del chi è di scena.

“Macbeth-cuore nero” è un percorso emotivo, un flusso di narrazione dove la tragedia di Shakespeare fa da collante con il suo linguaggio, con la sua chiarezza di intenti, con una messa in scena che non dà nulla per scontato.

Il Macbeth rappresentato, di non facile interpretazione neanche per i più navigati, diventa per i detenuti un banco di prova, in cui si sono messi a nudo di fronte alle verità nascoste dietro alle parole recitate.

Teatro che diventa catarsi continua per tutti, detenuti e Magistrato, momento di riflessione profonda con cui il trattamento si realizza nel modo più alto e sofisticato, attraverso l’arte del teatro drammatico.

Prova egregiamente superata grazie alla fiducia in loro riposta da chi si occupa della esecuzione della pena ma che con loro ha il coraggio e la sensibilità di confrontarsi ed interagire, senza pregiudizio. Si, perchè la difficoltà al reiserimento e quindi la possibilità di uscire da certe dinamiche negative, si scontrano con il pregiudizio a cui sono condannati a vita dalla società, una volta fuori, coloro che hanno sbagliato e pagato.

In questo “MACBETH CUORE NERO”, che vede insieme per la prima volta in scena un Magistrato con i suoi detenuti, il pregiudizio svanisce, perde senso, e se per i superstiziosi pronunciare MACBETH in teatro “portasfortuna”, da adesso in poi MACBETH non può che essere considerato “fortunata opportunità”.
E quel fine rieducativo della pena, auspicato dai nostri Padri Costituenti, attraverso la forma elevata del teatro, da utopia sembra poter diventare realtà, laddove la reale volontà di riscatto dell’uno incontra l’umana professionalità e competenza dell’altro.

Ma ci vorrebbero tanti Marco Puglia in più.

Lo spettacolo è andato in scena al Teatro San Ferdinando.

Macbeth Cuore Nero
Con in ordine alfabetico Marvellous Atuma, Antonio Cacciapuoti, Salvatore Canzanello, Roberto Capuozzo, Alfonso Cetta, Nicola D’Angelo, Francesco Diana, Luigi Grassi, Luca Minichiello, Antonio Parisi, Marco Puglia, Pasquale Ruocco, Riccardo Sergio
Adattamento, disegno luci e regia Gaetano Battista
Assistente alla regia Roberto Capuozzo
Scenografie Carmine Di Giulio
Sarto Mushi Jeannot Mulango
Costumi Orsola Iannone, Teresa Papa
Voci registrate Davide Sivero
Dizione e espressione Cristiana Balletta
Musiche originali eseguite dal vivo Aniello De Sena
Fonico Carmine Minichiello
Traduzione Goffredo Raponi
Produzione Esecutiva Associazione Polluce APS, Proemotion Events&Entertainment
Sostenuto da Associazione Polluce APS, Cassa delle Ammende-Ministero della Giustizia, Assessorato Scuola – Politiche sociali – Politiche Giovanili DG Politiche Sociali e Socio Sanitarie della Regione Campania.

Il backstage dello spettacolo “Macbeth- Cuore nero” è diventato spunto per un documentario, a cura di Paola Beatrice Ortolani, per gettare uno sguardo autentico e toccante sulla vita quotidiana del carcere di Arienzo.


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