Il dottore Umberto Palazzo ci porta in un viaggio affascinante nel cibo e nel sesso, dove sono coinvolti gli stessi cinque sensi – gusto, olfatto, vista, tatto, udito – e il medesimo bisogno-desiderio di piacere ponendo una stretta correlazione tra gli stessi e la salute e prevenzione.
Dopo gli interessanti excursus storici che vanno dall’età paleolitica agli egizi e si greci il dottor Palazzo approda ad una conclusione fondamentale: le persone che anche in età avanzata continuano ad avere un’attività sessuale soddisfacente, godono anche di una maggiore salute specie se seguono anche una sana alimentazione. Infatti, per avere una sana vita sessuale è importante avere anche una sana alimentazione: ad esempio, esiste una stretta correlazione tra salute cardiovascolare e disfunzione erettile, e ipertensione, diabete, malattie tiroidee e obesità che possono influire in modo significativo anche sul benessere sessuale. Queste sono tutte patologie in cui l’alimentazione gioca un ruolo importantissimo.Consigliatissima è la dieta di tipo mediterraneo che ha una potente azione antinfiammatoria, riduce il rischio di obesità, di diabete 2 e, in generale, di sindrome metabolica e anche di patologie cardiache tenendo sotto controllo il peso e favorendo l’elasticità dei vasi sanguigni.Il modello alimentare mediterraneo è caratterizzato da un elevato consumo di verdura, frutta fresca, legumi, pesce e altre fonti di grassi Omega 3, come noci, semi di lino e olio extravergine di oliva.Infine a regolamentare la stretta connessione tra sessualità e longevità è
fare sempre qualcosa di veramente nuovo.
. Secondo il neurofisiologo Merzenich,si legge nel libro , se non stimolati i neuroni possono apparire confusi e non si attivano con segnali puliti ma con un rumore di fondo che indebolisce e rallenta i ricordi.
Una delle cause probabili è la mancanza di allenamento all’apprendimento che abbandoniamo con l’avanzare degli anni. Da giovani affrontiamo nuove sfide ma con l’avanzare dell’età ci impegniamo sempre meno in nuove abilità e prima dei settant’anni potremmo non aver sfruttato appieno il nostro potenziale di neuro-plasticità di cui siamo dotati. Imparare una lingua in età avanzata può essere un ottimo sistema di miglioramento della performance cerebrale, così come affrontare nuovi apprendimenti, ascoltare musica moderna o imparare nuove attività fisiche. Impegnandoci nella pratica di qualcosa di veramente nuovo per noi, ci porterà nella direzione di una sana longevità, poiché tutto quello che accade in un cervello giovane può accadere anche in un cervello anziano.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.