Di Daniele Piro 

Il barone Decoubertain sosteneva “che l’ importante e’ partecipare”, ma ci sono storie che per coraggio, voglia ed abnegazione, meriterebbero una medaglia a priori.Come quella di Nathalie Moellhausen, 38enne spadista italiana, nata a Milano il 1 dicembre del 1985 da padre italo-tedesco, proveniente da una famiglia di diplomatici, e madre italo-brasiliana.

Nathalie ha prima gareggiato per l’Italia, poi nel 2013 ha deciso di lasciare la Federazione Italiana Scherma per affiliarsi a quella del Brasile con l’obiettivo delle Olimpiadi in casa visto che vive a Parigi. Nathalie è stata dimessa dall’ospedale dove era ricoverata da qualche giorno dopo aver accusato forti dolori alla schiena. I medici l’ avevano sedata ed erano fortemente scettici sulla possibilita’ che la schermitrice italo/brasiliana potesse gareggiare. Ma la volonta’ e la grinta di Nathalie ha prevalso su tutto e tutti.

E’ riuscita a presentarsi in pedana contro la canadese Ruien Xiao. Durante il terzo assalto dell’incontro si è sentita male: la testa girava e le gambe tremavano. Ma la Moellhausen non si è arresa: ha ripreso la gara, poi persa per 15-11. Dopo la sua prova è stata ricoverata e ora è assistita dai medici della sua nazionale

La Moellhausen, in passato azzurra e campionessa del mondo per il Brasile nel 2019, ha scoperto a febbraio di avere un tumore benigno alla regione del coccige, ma non ha voluto rinunciare al proprio sogno olimpico. Lunedì verrà operata: l’intervento era stato programmato da tempo.

Un in bocca al lupo sincero per chi ha sicuramente vinto la medaglia d’oro della tenacia.

Scugnizzo69

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