Modifiche alla doppia elica del DNA ci farà guadagnare Longevità
Anni fa completavo il mio corso di studi in biologia a Bari, allora i corsi di laurea erano tradizionali e molti si chiedevano cosa avrebbero fatto i laureati in biologia, con quel pezzo di carta, se non l’insegnante in una scuola media. Già nel nostro girovagare, tra i diversi istituti per gli esami previsti, all’istituto di Anatomia ci facevano capire che non eravamo medici, all’istituto di Chimica che non eravamo chimici e così per l’esame di Fisica, di Botanica, di Igiene ecc… Un biennio di studi con uno sconfortante peregrinare tra docenti di altre facoltà per giungere al terzo anno alle qualificanti e dedicate: Biochimica e Biologia Molecolare.
Ma anche qui il progresso doveva ancora arrivare, con un prof. Quagliariello docente di Biochimica che si faceva precedere da una schiera di assistenti che per circa un quarto d’ora riempivano la lavagna con i gessetti e che lui commentava rapidamente senza nessuna discussione prevista se non con un “miei cari discepoli”, la moglie professoressa Sacco, titolare della Biologia Molecolare, mostrava un’insolita competenza, descrivendo le basi azotate del DNA con accento anglo-napoletano. La coppia aveva anche generato il futuro politico di centro destra e al prof. Quagliariello la carriera universitaria non pose limiti, oggi il suo nome campeggia all’entrata dell’attuale Istituto Farmaco-biologico. Gli esami non erano difficili grazie a uno striminzito libro di testo in italiano di circa 200 pagine e di laboratori nemmeno l’ombra. Il mondo scientifico decollava e noi solo studenti italiani solo informati spettatori di quello che succedeva all’estero da quando Il 28 febbraio 1953 James Watson e Francis Crick intuirono per la prima volta la struttura del nostro DNA.
Oggi si guarda alla manipolazione del DNA come a uno strumento per riuscire a conquistare la longevità. Nell’ultimo decennio la nostra capacità di modificare i genomi degli esseri viventi è esplosa. Tutto questo ha aperto la porta a trattamenti entusiasmanti, con il Covid abbiamo verificato le grandi potenzialità dell’ingegneria genetica e DNA e RNA messaggero non sono più parole sconosciute. Il DNA comincia a replicarsi 9 mesi prima della nostra nascita e in questo processo possono avvenire degli errori via via più importanti, ad esempio durante la metilazione del DNA che consiste nell’aggiunta di un gruppo chimico (metile) in punti specifici del DNA. Attraverso la metilazione, le cellule controllano l’espressione genica attivando o disattivando determinati geni che producono il cosiddetto fenotipo. L’aggiunta di metili al DNA può essere influenzata da situazioni tossiche come l’eccesso di consumo di alcolici o una dieta carente di vitamina B, però la situazione non è ancora chiara pur essendo le modifiche della metilazione certamente associate all’invecchiamento. Una ripulita del nostro DNA invecchiato e capire meglio il personale stress ossidativo, potrà aprirci nuovi orizzonti verso una sana longevità