La San Michele Cattolica Virtus, società calcistica dilettantistica fiorentina, con sede nel rione di Soffiano non è particolarmente famosa per le gesta sportive della sua prima squadra, che vivacchia nelle categorie minori, senza grandi trionfi, ma ha, da sempre, la politica di lanciare i suoi giovani talenti. Hanno vestito la maglia giallorossa della Cattolica Virtus, infatti, anche giocatori diventati in seguito molto famosi, tanto da militare, persino in quella che a Firenze, è la squadra più odiata, la Juventus, come Paolo Rossi, scomparso nel 2020 ed Andrea Barzagli, entrambi diventati anche Campioni del Mondo, il primo nel 1982 ed il secondo nel 2006.
Adesso, a questi grandi campioni, potrebbe aggiungersi un altro prodotto del vivaio giallorosso, il 17 Gerard Mirashi, che dopo aver giocato per otto anni nella San Michele Cattolica Virtus ha trovato una nuova squadra, stavolta professionistica, il Benevento, dove continuerà a coronare il suo sogno di affermarsi come calciatore. Si tratta di un difensore molto fisico, con un’altezza di 1,90 decisamente ragguardevole per un 17enne, unita a buone doti tecniche, che ha dato un grosso contributo alla squadra giovanile della Cattolica Virtus, nella sua categoria e sul quale il Benevento, del presidente Oreste Vigorito, ha deciso, dunque di investire in prospettiva, invitandolo, su segnalazione di uno dei suoi osservatori, Francesco Bianco, ad un allenamento di dieci giorni con la squadra primavera che ha dato esito positivo, arrivando così, nei giorni scorsi, alla firma del contratto, alla quale si riferisce la foto di copertina ed a corredo dell’articolo.
Ecco cosa ha dichiarato Gerard Mirashi, nato a Firenze e tifoso Viola, dopo la firma del contratto col Benevento:
“Per me entrare in questo club con grandi tradizioni calcistiche è una prova non così facile, che mi ispira ancora di più ad allenarmi ed a giustificare la fiducia dello staff dirigenziale del Benevento.”
Aldilà dell’opportunità per questo ragazzo, di origine albanese, ma cone detto, nato a Firenze e tifoso Viola, di diventare un giocatore professionista, questa storia, ha due curiosità che meritano di essere raccontate. La prima è la coincidenza di colori sociali tra la Cattolica Virtus ed il Benevento, entrambe giallorosse, ma la seconda, ben più interessante, è legata alla storia di Alfred Mirashi, padre di Gerard che arrivò, appena quattordicenne in Italia, con la famosa “ondata dei barconi” carichi di suoi connazionali pieni di speranza, alla ricerca di una vita migliore e prima di affermarsi come scultore di fama internazionale, noto, oggi come Milot e trasferirsi a Firenze, visse la sua prima esperienza italiana, a Cervinara, nel Sannio, a soli quindici chilometri da Benevento.
Insomma, chissà che Benevento, non sia nel destino, oltre che di Alfred Mirashi, anche di suo figlio Gerard, che magari potrebbe riportarlo in Serie A.