In concomitanza con “Città Spettacolo”, presso i locali a piano terra di “Palazzo del Reduce”, in via Traiano dal numero 6 al 16, a Benevento, sono nuovamente esposte le riproduzioni in miniatura dei principali monumenti di Benevento: “Benevento, le pietre che raccontano la sua storia” è il titolo della mostra.
Con queste riproduzioni l’autore cristallizza più periodi della storia della Città, la particolarità di queste opere si percepisce nella palese difficoltà di “miniaturizzare” architetture pensate, progettate ed edificate a grandezza naturale.
“Da anni coltivo la passione per i paesaggi ed i monumenti storici –dice Cosimo Miraglia, l’artista di San Giorgio la Molara, che ha realizzato le opere– ho iniziato con la riproduzione del centro storico del mio paese, San Giorgio la Molara, rappresentandolo così come si presentava negli anni sessanta, mi sono poi cimentato con la riproduzione dell’Ospedale Fatebenefratelli, dove ho lavorato come ortopedico per 40 anni ed, a seguire, mi sono dedicato alla realizzazione dei più importanti monumenti di Benevento.”
Le riproduzioni sono realizzate esclusivamente con materiali naturali: pietra, marmo, cemento, terracotta, legno, ferro.
“Ho cercato –prosegue Miraglia– di rappresentare gli edifici così come si presentavano prima che venissero stravolti, in taluni casi, dalla “modernità” o, come nel caso del Duomo, dai bombardamenti.”
La cura dei dettagli, l’attenta scelta dei materiali, le tecniche costruttive e di assemblaggio, sono la vera sfida (vinta) di cui si coglie il senso se si ha la capacità di mettere a confronto le riproduzioni con gli originali, un esercizio non sterile quando diventa ricerca, studio, approfondimento storico.
“La realizzazione di taluni particolari –conclude l’artista– lavorati con piccoli strumenti tipo bisturi, mi è risultata congeniale grazie pure alla manualità che deriva dalla mia professione di chirurgo ortopedico.”
Benevento è una città con una grande ricchezza di monumenti che abbracciano il periodo che va dai Sanniti, ai Romani con la contaminazione egizia, ai longobardi, allo stato Pontificio fino ai nostri giorni.Nelle vetrino si trovano esposti: Bue Apis, Obelisco egizio e la statua di Domiziano, l’Arco di Traiano, Port’Arsa, Chiesa di Sant’Ilario, Ponte Leproso, Arco del Sacramento, Teatro Romano, Rocca dei Rettori, Duomo, Chiesa di Santa Sofia, Hortus Conclusus.
Cosimo Miraglia, sessantanovenne ortopedico, vive ed ha il suo laboratorio a San Giorgio la Molara. Ha iniziato a coltivare questa passione oltre quindici anni fa, alternando la ricerca e la documentazione alla realizzazione delle opere.