L’ editoriale del direttore Daniela Piesco
Che viviamo in tempi schifosi è cristallino e la tanto acclamata democrazia mostra il suo volto mostruoso: la libertà diventa sempre più un lusso e il coraggio viene sempre meno.
Pavel Durov, il patron del social Telegram, è stato arrestato mentre faceva scalo all’aeroporto Le Bourget (Parigi). Le accuse? Gravissime. Vanno dal terrorismo al possesso di materiale pedopornografico.
Per carità, magari il Durov sarà effettivamente una bestia, ma è un caso che sul suo Telegram le voci siano pluraliste anziché conformi al pensiero unico?
Oggi quello che dobbiamo sapere e pensare ci viene somministrato d’autorità da un ente sovranazionale. Ciò che entra nella nostra mente è deciso da pochi e i nuovi stregoni non indossano più il cappello puntuto, ma girano con giacca e cravatta.
I maggiorenti delle multinazionali e dei club anglofoni scelgono cos’è giusto e cosa sbagliato e noi, massa informe, obbediamo.
Gli attentati di marca islamista di questi giorni, cadono a fagiolo. L’Islam sarebbe il Male da estirpare e chi gli si oppone con qualsiasi mezzo, è il Bene.
Ritornando a Durov
Parigi era giusto in attesa di una grande occasione. Quando il pilota del jet privato Embraer di Durov ha presentato il suo piano di volo, non c’era alcun mandato di arresto in Francia. Solo quando il jet era in viaggio verso Le Bourget, Parigi ha spiccato il mandato in tutta fretta. Durov è stato sempre all’oscuro di tutto.
In poche parole: Parigi ha ricevuto il fatidico avviso che stava volando proprio in Francia ( potrebbe essere stato tramite la fidanzata di Durov a Dubai, un’arrampicatrice sociale) e ha preparato la trappola in un lampo.
Esiste una leggenda secondo cui l’FSB in passato avrebbe chiesto a Durov le chiavi di crittografia di Telegram.
Falso.
L’FSB voleva che Telegram fornisse un accesso privilegiato alle indagini su crimini gravi, caso per caso. È una differenza enorme rispetto a ciò che il governo statunitense fa con Meta o Twitter/X attraverso le loro backdoor totalmente aperte.
Di recente Mark Zuckerberg ha ammesso per l’ appunto l’ intortamento su pandemia covid e vaccini voluto da Biden su meta censurando anche la satira ..
Durov però si innammoro’ della propaganda “libertà e democrazia” della NATO e lasciò la Russia . Onestamente mi meraviglio di come un genio tecnologico globalista possa essere stato così ingenuo da credere che il totalitarismo liberale potesse proteggere la sua libertà.
E questo ci porta al Presidente Putin.
C’è una cosa che Putin non tollera mai: il tradimento della Russia. E questo vale alla lettera per Durov.
Ma quando Durov si recò negli Stati Uniti, gli americani, com’era prevedibile,gli chiesero le backdoor di Telegram per sorvegliare tutti. Così Durov ” scappo’ ” a Dubai e in seguito chiese la cittadinanza francese.
Durov è diventato cittadino francese solo 3 anni fa attraverso uno speciale programma per “stranieri eminenti” istituito dal Ministero degli Affari Esteri. Pochissimi ne sono idonei: solo uno “straniero di lingua francese che contribuisce con la sua azione eminente all’influenza della Francia e alla prosperità delle sue relazioni economiche internazionali”.
Ebbene, nessuna “azione eminente” è stata sufficiente a tenerlo lontano da una gattabuia francese
Ora com’ era prevedibile, la CE si rifiuta di commentare l’arresto di Durov, affermando che si tratta di una “indagine nazionale”.
Un’“indagine” che si dà il caso sia stata “incoraggiata” dagli Stati Uniti e portata avanti dalla politica vassalla macronista, a beneficio della NATO e della stessa Commissione europea.
Le accuse contro Durov rivelate dal Procuratore della Repubblica francese dovrebbero essere distrutte in tribunale da una qualsiasi squadra di avvocati di grido.
In sostanza, le accuse sono che Durov stesso è responsabile degli abusi di Telegram. È “complice” di ogni misfatto sotto il sole , dalla frode organizzata al traffico di droga , fino a una vaga accusa di fornire servizi criptati senza una “dichiarazione certificata”.
Le accuse sulla mancanza di moderazione di Telegram sono false.
Ad esempio, Telegram censura attivamente la corrispondenza all’interno dell’UE; i residenti nell’UE non possono accedere a innumerevoli chat e canali.
Quindi ecco svelato il mistero dell’ arresto : Bruxelles, tramite Parigi, cerca di acquisire almeno un po’ di controllo su Telegram e sui social network in generale. .
L’UE e la Francia vogliono disperatamente ciò che il potere egemonico ha già, in massa: accesso a tutto, qui e ora, senza alcun tipo di documentazione legale.
La domanda chiave è: riusciranno a ottenerlo facendo pressione su Pavel Durov? Non ci sono prove che abbia lui le chiavi di crittografia di Telegram.
E se avessero preso l’uomo sbagliato?
Nikolai Durov, il fratello stra-discreto di Pavel,ad esempio , è il geniale architetto primario di Telegram: maestro di matematica, due dottorati, medaglie d’oro alle Olimpiadi Internazionali di Matematica…
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Ma perché ora?
Perché l’UE ne ha un gran bisogno.
E chi ci guadagna?
Beh Durov è russo, un outsider, e Telegram , con un miliardo di utenti in tutto il mondo ,è un successo clamoroso.
In futuro può succedere di tutto compreso il blocco di Telegram in Francia e nell’UE.
Alla Maggioranza Globale questo non importa .