Di Rosario Luongo 

Il 26 agosto è cominciato il diciannovesimo campionato consecutivo dell’era Vigorito. Il Benevento “ha tagliato il nastro” con una vittoria sulla matricola Cavese ed il Ciro Vigorito ha sfoggiato ancora una volta il suo abito (serale) migliore.

Quasi due decenni in cui la storia calcistica della maggiore squadra cittadina ha toccato livelli apicali.
Quasi due decenni in cui lo stadio (Santa Colomba all’epoca dell’insediamento dei Vigorito) ha conosciuto una seconda giovinezza, avendo avuto cura la presidenza Vigorito di rendere avvenente una (struttura comunale) oggi quarantacinquenne, ammirata con invidia da mezza Italia.

Una cura costante e metodica che ha trasformato quella sciatta (allora) poco più che venticinquenne (struttura comunale), indispensabile per poter consentire, del resto, ai tifosi della Strega di poter assistere a due campionati di serie A e a cinque di serie B.
Tornelli, sediolini (in tinta giallorossa), impianto audio, impianto di illuminazione, manto erboso (al posto di quello infeltrito di sabbia ereditato), campi di allenamento.

Un Presidente che si è sostituito al proprietario, o forse che ha dovuto sostituirsi al proprietario per evitare di dover sostenere le partite in altro stadio (di altra città) che, viceversa, avesse assolto ai rigidi adempimenti imposti per legge per ospitare la serie A e la serie B.
Una montagna di soldi (di cui per farsene restituire almeno una parte dal proprietario ha dovuto ricorrere alla Giustizia).Il 26 agosto scorso è cominciato il terzo campionato di fila con parte della copertura della tribuna assente. Il terzo campionato consecutivo. Primo onere a carico del Comune dopo quasi due decenni.

Ciò ha costretto quanti (abbonati) avevano il posto nelle file sottostanti a rinunciare a diritti (di prelazione) acquisiti e a ripiegare su altri settori della tribuna che assicurano una peggiore visuale (qualcuno si è ritrovato il pilastro di sostegno della copertura ad ostruire la visuale). Tanto “si tratta di poche partite” assicuravano (dal Comune): di partite per ora ne sono trascorse quaranta (casalinghe).
Sindaco, quando lo “tagliamo questo nastro”?

 

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