Roma, 2 set. (Adnkronos) – L’Italia è al terzo posto tra i principali paesi Ue e la Svizzera, ad aver adottato l’, preceduta da Spagna e Svizzera: il 24% dei lavoratori italiani è già al lavoro con l’intelligenza artificiale, 46% prevede un boom nei prossimi tre anni. È quanto emerge dalla prima edizione dello studio ‘EY Italy AI Barometer’ realizzato da EY, che ha coinvolto oltre 4700 manager di 9 Paesi europei.
L’AI è tra le priorità di investimento del prossimo anno per 1 azienda su 3. Tra i settori che investiranno maggiormente i servizi finanziari, il settore immobiliare e il retail e consumer products. I settori energetico, finanziario e media/telecomunicazioni sono avanti nell’adozione dell’AI, con il 52% dei rispondenti che si sente preparato per un’implementazione corretta, al contrario del settore pubblico in cui prevale una incertezza sulle competenze. Per quasi il 60% dei manager l’uso dell’AI porta ad un aumento dei profitti e a un risparmio sui costi. La maggior parte dei rispondenti in Italia utilizza l’intelligenza artificiale soprattutto nella vita privata (43%), o al lavoro (12%), e il 20% la utilizza per entrambi gli scopi.
“L’intelligenza artificiale si sta affermando come una delle principali priorità e l’Italia è tra i primi tre Paesi che l’hanno adottata (77%), preceduta solo da Spagna (84%) e Svizzera (82%)”, commenta Giuseppe Santonato, AI Transformation Leader di EY Italia. “ Investire oggi nell’intelligenza artificiale permette alle aziende di posizionarsi come leader in un contesto di mercato in costante evoluzione e sempre più competitivo. Un’azienda su tre, infatti, si prepara a investire sulle sue potenzialità per il prossimo anno e i settori che prevediamo saranno al fronte di questo movimento includono i servizi finanziari, il settore immobiliare e il retail e consumer products”.