Roma, 2 set. (Adnkronos) – “Ho letto che dietro un apparente fair play e un riguardo nei miei confronti il viceministro Rixi ha approfittato della conferenza stampa per il Salone internazionale Nautico di Genova per attaccare il centrosinistra, con grande durezza nella sostanza. Per farlo però ha detto cose non vere o almeno distorte”. Lo scrive sui social il deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro Andrea Orlando.
“La prima riguarda Signorini. Rixi dice, scaricandolo, che l’ha nominato all’Autorità Portuale il centrosinistra. Dimentica di dire che l’allora ministro Delrio procedette alla nomina su indicazione del sindaco Bucci raccogliendo le proposte del territorio e per ottenere l’intesa vincolante della Regione, presieduta da Toti, del quale Signorini era stato segretario generale. La seconda è che, secondo il viceministro leghista, il centrosinistra parla di Resistenza perché non ha un progetto e, tanto per cambiare, non vuole le infrastrutture e addirittura sarebbe “la coalizione dell’odio”. Rixi aggiunge che richiamare la Resistenza è inutile perché “è patrimonio comune del nostro Paese”. È un rilievo non originale, ma grave che merita una risposta tanto più perché viene da un esponente del partito di Vannacci”.
“Noi non odiamo nessuno. Contestiamo con tutte le nostre forze – prosegue l’esponente dem – un metodo che ha indebolito e screditato la Liguria. Siamo per la legalità non per l’odio. E siamo per la verità. Continuare a dire che siamo contro tutte le opere, lo sa anche Rixi, è semplicemente falso. E lo dimostrano i fatti. L’altro giorno Azione ha fatto un elenco di opere che ritiene strategiche. Scorrendolo mi sono accorto che sono tutte opere volute o finanziate dal centrosinistra, e da ultimo dal governo Conte Due. Non credo quindi che sarà complicato per la coalizione trovare una quadra per rimetterle in moto”.
“Quello che sarà complicato – sottolinea Orlando – sarà trovare per molte di esse le risorse. Perché la destra le ha definanziate. E infine è un bene che Rixi riconosca nella Resistenza un valore comune, ma sa anche che purtroppo nella sua coalizione non tutti la pensano come lui. Per questo sarebbe bello, e questo chiuderebbe ogni polemica, che i candidati presidenti iniziassero la campagna elettorale rendendo omaggio in modo congiunto ai partigiani caduti – conclude l’ex ministro dem – e che le forze politiche tutte si rifiutassero di candidare esponenti politici che hanno avuto atteggiamenti o trascorsi ambigui a proposito del fascismo. Ecco, così dimostreremmo davvero che la Liberazione è un patrimonio di tutti e potremmo confrontarci con rispetto sul futuro della Liguria”.