Oggi le città sono invase dai cartelli affittasi o vendesi.
Nella grande percentuale si tratta di locali una volta sede di piccoli negozi o di botteghe artigianali.
Purtroppo la triste realtà è sotto gli occhi di tutti.
Confesercenti stima che nei primi tre mesi del 2024 hanno chiuso diecimila imprese del commercio al dettaglio.
A questo crollo corrisponde invece un aumento delle vendite on line ed un mancato incasso di svariati miliardi per le casse dello Stato. Questa emorragia è ormai in atto da tanti anni ma il colpo finale è stato dato dal Covid. In quel periodo tanti negozi furono costretti a chiudere per mesi, favorendo anche i clienti più restii ad iniziare a comprare on line.
Tante le categorie danneggiate ma soprattutto abbigliamento e calzature mentre altre categorie che avevano subito perdite enormi come ristoranti e bar hanno ripreso alla grande grazie all’incremento del turismo.
La chiusura di tante attività commerciali causa enormi danni economici e sociali.
In una strada la chiusura di più negozi porta anche la diminuzione del valore delle abitazioni e fa si che quelle strade diventano terra di nessuno in mano a spacciatori ed altro.
In un dibattito televisivo su questo tema dicevano che anche le banche, in territori poco serviti dai negozi, tendono a chiudere gli sportelli bancomat, creando disagi a persone anziane che sono costrette a fare chilometri per raggiungere uno sportello bancario.
Nel piccolo negozio, nella bottega artigianale ci si incontra, si può aprire una discussione, spesso è un punto di ritrovo per amici, c’è una familiarità e confidenza con i titolari, insomma per farla breve in questa attività c’è vita. Ma nessuno, e ripeto nessuno, fa qualcosa per ridare ossigeno a questi piccoli ma onesti imprenditori a conduzione familiare ma utili a tutti.
Ha perfettamente ragione vedere tanti locali chiusi e invasi dall’ immondizia sembra una città fantasma. Non capisco perché non danno aiuti ai giovani che vogliono intraprendere un’attività abbassando anche ì fitti ? Complimenti per l’articolo.