Milano, 5 set. (Adnkronos) – “Nella mia logica credevo che dopo aver fatto una cosa del genere sarei stato più forte nell’affrontare la mia vita. Avrei voluto fare il volontario in Ucraina e forse dopo questi omicidi sarei stato più libero, avrei affrontato meglio la guerra…”. E’ quanto emerge nel provvedimento con cui il gip dei minori di Milano ha convalidato l’arresto e disposto il carcere per il 17enne di Paderno Dugnano che ha confessato, domenica scorsa, l’omicidio del fratellino di 12 anni e dei genitori.
“Ho iniziato a desiderare di vivere in libertà durante i mesi estivi. Ero un po’ a disagio. Nel vivere quotidianamente mi sentivo estraneo anche con le altre persone. Non ne ho parlato con nessuno. Anche con i miei amici mi sentivo estraneo….E’ da questa estate che sto male, ma già negli anni scorsi mi sentivo distaccato dagli altri” aggiunge il minore.
“Forse il debito in matematica può aver influito. Ogni tanto i miei genitori mi chiedevano se c’era qualcosa che non andava perché mi vedevano silenzioso ma io dicevo che andava tutto bene….Percepivo gli altri come meno intelligenti e spesso non mi trovavo bene in certi ragionamenti. Io ritenevo che si occupassero e preoccupassero di cose inutili, vedevano problemi che io non vedevo. Tendevo a distaccarmi rispetto a queste situazioni”, si legge ancora.

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