Roma, 16 set. (Adnkronos) – Negli hotspot per migranti che l’Italia si appresta ad avviare in Albania si applicherà la legge italiana, con personale di polizia e giudici italiani, e dunque “non c’è alcuna violazione dei diritti umani dei migranti”. Lo ha puntualizzato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per ribattere alla domanda di una giornalista inglese che chiedeva conto al primo ministro inglese Keir Starmer, oggi a Roma per un incontro con la premier, di possibili violazioni dei diritti umani in accordi di questo tipo. “Non so a quale violazione di diritti umani lei si riferisca – ha affermato Meloni prendendo la parola per replicare alla giornalista britannica -. In Albania sia applica una giurisdizione italiana ed europea: o lei ritiene che sia una giurisdizione che violi i diritti dei migranti o questa accusa non trova fondamento”.
I migranti che saranno portati in Albania, ha dunque precisato Meloni, “avranno lo stesso trattamento che avrebbero a Lampedusa o in qualsiasi altro hotspot italiano, solo in una porzione di territorio che non si trova in Italia. Questo perché ci aiuta a decongestionare una situazione difficile, e perché pensiamo che garantendo la piena tutela e realizzazione della giurisdizione italiana ed europea, con nostre forze di polizia, nostri giudici, nostri modelli, non si possa sostenere che quello che fa l’Italia violi i diritti umani dei migranti”.