Il tecnico del Benevento ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match della quinta giornata del girone C della Serie C 2024-25 contro il Foggia, terminato 2-0 per i giallorossi.
Mister Auteri si è detto abbastanza contento e soddisfatto della gara, commentando così la prestazione della squadra e di alcuni singoli.
SULLA VITTORIA CONTRO IL FOGGIA: “Stiamo crescendo, oggi viste alcune assenze abbiamo cercato di fare cose diverse ma la faccia è sempre uguale. Dobbiamo imparare a gestire alcuni momenti di partita, ma la squadra sta crescendo e stiamo bene. Cerco di coinvolgere tutti, mi fa piacere come sono entrati Sena, Agazzi, Viviani, Starita e Lanini. Dobbiamo imparare a gestire le partite, quindi a evitare che si riaprano quando le abbiamo in pugno, e creare meno episodi in cui abbiamo subito qualche palla lunga. Siamo comunque alla quinta giornata, questo è anche normale ma io devo andare a cercare cose suscettibili di miglioramento“.
SULLA DUTTILITA’ DEL REPARTO OFFENSIVO: “Conosco i miei giocatori e so quali sono gli aspetti migliori e quelli in cui possiamo avere delle debolezze. Ho fatto giocare Manconi vicino a Perlingieri, lo può fare. I calciatori cominciano a stare meglio, lui come Lamesta e anche Starita, Lanini e Perlingieri si sacrificano tanto. I più giovani devono imparare ad avere una cultura, alcuni lo stanno già facendo mentre altri lo devono ancora fare. Non ci vuole una laurea per giocare a calcio, ma dobbiamo capire determinate cose e mai inseguire obiettivi personali ma giocare sempre da squadra“.
SUL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA: “Sono chiacchiere che si fanno, se fossimo secondi o ultimi si direbbe il contrario. Ora la classifica non conta nulla, contano invece le prestazioni che fai e come raccogli i risultati. Abbiamo giocato una buona partita, ma non dobbiamo guardare la classifica e sentirci i più bravi o i più forti. Dobbiamo avere la mente libera e pensare che vogliamo imporci sugli altri, solo crescendo di squadra cresceremo anche individualmente“.
SULLE FACCE DEL BENEVENTO: “Dobbiamo avere tante facce. Nelle partite sporche, come quella contro l’Altamura, dobbiamo trovare il modo per fare male. A volte ci saranno campi in cui non sarà possibile giocare, e di volta in volta sceglieremo gli interpreti migliori. Dobbiamo avere anche un’unica faccia: quella della coralità, della pressione collettiva e del giocare da squadra“.