“In merito all’ennesimo evento meteorologico eccezionale che ha colpito la Valle Telesina il 25 settembre, ritengo necessario fare alcune considerazioni per evitare che l’inerzia istituzionale trasformi problemi prevedibili in vere e proprie emergenze”, lo dichiara Vincenzo Fuschini, consigliere provinciale e vice segretario provinciale di Forza Italia.  “È evidente – aggiunge – che i tempi di ritorno degli eventi pluviometrici eccezionali, ormai diventati la norma, si siano drasticamente ridotti. Il cambiamento climatico, particolarmente nel Mediterraneo, sta accentuando questi fenomeni, che si verificano soprattutto nei periodi di inizio autunno, quando l’innalzamento delle temperature marine genera addensamenti nuvolosi straordinari. La comunità scientifica e le istituzioni sono pienamente consapevoli delle aree a maggiore rischio idrogeologico, dove le precipitazioni intense possono generare conseguenze catastrofiche”.
“Ciò che manca – prosegue Fuschini – ancora è un piano di intervento basato su priorità oggettive e su livelli di rischio idrogeologico noti, piuttosto che su decisioni dettate dalle richieste di sindaci e amministrazioni locali, spesso avallate da politici regionali. Senza un approccio strutturato, situazioni come queste diventeranno sempre più frequenti e finiranno per non fare più notizia. L’evento che ha causato l’allagamento della cantina sociale di Solopaca non è stato particolarmente eccezionale, ma era prevedibile che anche una pioggia di media intensità avrebbe provocato una piena che il ponticello della viabilità provinciale non avrebbe potuto smaltire. Se a monte di Solopaca l’alveo del torrente Sauculo è in grado di gestire portate significative, a valle il corso d’acqua si riduce drasticamente, ostacolato da coltivazioni di vigneti e uliveti e ulteriormente compresso dal ponticello della Via Provinciale Bebbiana, che agisce come un vero e proprio collo di bottiglia. È come costruire un grattacielo su fondamenta fragili. Se non si interviene sull’alveo del torrente a valle, fino alla sua confluenza nel fiume Calore, anche piogge ordinarie continueranno a causare l’allagamento della cantina sociale”.
“È dunque urgente – conclude – che la Regione Campania, tramite il Genio Civile, e la Provincia di Benevento, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze – la prima per quanto riguarda il reticolo idrografico minore e la seconda per la viabilità – intervengano senza indugio per ripristinare la continuità idraulica del torrente Sauculo, dalla testa del bacino idrografico fino alla sua confluenza nel Calore. È necessario adeguare la sezione idraulica affinché possa gestire sia le portate ordinarie che quelle straordinarie, tenendo conto degli scenari futuri legati al cambiamento climatico. Come consigliere provinciale di Forza Italia, amministratore locale e geologo che ha lavorato sul campo durante l’alluvione del Sannio del 2015, proprio nella zona di Solopaca e del torrente Sauculo, esprimo la mia solidarietà al presidente della Cantina Sociale di Solopaca, Carmine Coletta, e a tutti gli agricoltori della storica cooperativa”.
 

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