3110 accessi alla Cittadella della Ricerca UNISANNIO per La Notte Europea dei Ricercatori, in Piazza Roma a Benevento. Le numerose attività scientifiche animate da 150 ricercatori e ricercatrici dell’ateneo sannita hanno coinvolto studenti, famiglie e cittadini in esperienze interattive e appassionanti.
Grandi e piccoli hanno avuto l’opportunità di esplorare diversi ambiti scientifici: dalle bioscienze, con la scoperta della biodiversità vegetale e delle applicazioni biotecnologiche, al riciclo sostenibile degli scarti agricoli. Le scienze chimiche hanno mostrato tecniche come la cromatografia e l’analisi di molecole bioattive. In biologia e genetica si è approfondito il ruolo dei mitocondri, la genetica di Mendel e la storia evolutiva della Terra attraverso la realtà virtuale. Le geoscienze hanno raccontato la storia degli acquedotti e dei fossili, mentre le tecnologie innovative hanno svelato soluzioni per migliorare salute, giustizia, arte e sicurezza infrastrutturale.
Il rettore dell’Università degli Studi del Sannio ha dichiarato: “La partecipazione alla Notte non solo aumenta costantemente, ma si distingue per un interesse sempre più maturo da parte dei cittadini. Se in passato molti erano spinti dalla curiosità, oggi partecipano per scoprire le novità scientifiche presentate. Questo è un chiaro segnale della crescente consapevolezza della città riguardo alla qualità del nostro ateneo. Ricerca e didattica, infatti, rappresentano due aspetti complementari di un unico percorso: si rafforzano reciprocamente, contribuendo a consolidare il ruolo dell’università come punto di riferimento nel contesto scientifico e accademico”.
A commentare i risultati dei questionari raccolti durante l’evento è intervenuto il prof. Marco Consales, delegato UNISANNIO al Trasferimento tecnologico, che ha dichiarato: Stiamo ancora analizzando i dati, ma i primi risultati sono estremamente incoraggianti. Il 78,2% dei partecipanti si è dichiarato molto soddisfatto, mentre il 18,8% si è detto soddisfatto. In particolare, i partecipanti hanno apprezzato la disponibilità dei ricercatori (64,3%) e la possibilità di partecipare attivamente alle attività (49%). Questi dati dimostrano che l’interattività e il contatto diretto con i ricercatori sono elementi chiave per il successo della divulgazione scientifica”.
La prof.ssa Antonella Tartaglia Polcini, delegata UNISANNIO alla Terza missione, ha inoltre sottolineato l’importanza del contesto internazionale dell’evento, ricordando che l’ateneo sannita è parte attiva di un progetto interuniversitario biennale, finanziato nell’ambito del programma Marie Skłodowska-Curie “MSCA and Citizens” di Horizon Europe, e coordinato dall’Università di Napoli “Federico II. Il nostro progetto, S.T.R.E.E.T.S. (Science Technology Research for Ethical Engagement Translated in Society), si pone l’obiettivo di avvicinare la scienza alla società, trasformando le strade e le piazze in luoghi di incontro e confronto inclusivo. Attraverso esperimenti e dimostrazioni, abbiamo mostrato concretamente come la ricerca scientifica sia una forza capace di cambiare la società, proprio come ci insegna l’ispirazione di Marie Curie.”