“Sul progetto di abbattimento e ricostruzione della Federico Torre e della Nicola Sala abbiamo chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale urgente”. Lo annunciano i consiglieri di opposizione di Pd, Civico 22, Città Aperta e Azione che hanno depositato l’istanza per discutere sulla conformità urbanistica del progetto, sulla verifica dei volumi edificabili e del rispetto degli standard per aree verdi e parcheggi, sulla viabilità di via Marmorale, sull’ipotesi di una variante progettuale e sull’esito dell’ispezione del Ministero. Oggetto dell’istanza sono anche il piano di ricollocamento delle attività didattiche del plesso Torre, la verifica dell’idoneità del plesso di via Camerario ed il piano di ricollocamento delle attività didattiche del plesso Nicola Sala per l’anno scolastico 2025/2026.
“Dobbiamo registrare – dichiarano i consiglieri di opposizione De Longis, De Lorenzo, Farese, Fioretti, Megna, Miceli, Moretti, Perifano, Sguera e Varricchio – che nonostante le nostre note e l’atteso question time del primo ottobre si prosegue nella pessima usanza di far scivolare gli argomenti importanti ed urgenti della vita cittadina in fondo alla lista delle priorità. Si insegue, invece, un’agenda del Sindaco che non ha nulla a che vedere con la soluzione delle grandi questioni irrisolte della vita cittadina, come il corretto funzionamento delle scuole. Neanche l’imponenza dei fondi finanziari PNRR relativi all’opera di abbattimento e ristrutturazione dei plessi Nicola Sala e Federico Torre (17 milioni di euro) e la centralità urbanistica e funzionale dei due plessi, hanno indotto l’Amministrazione Mastella a capire che vi è urgenza di discutere i dettagli di un intervento di tal genere in Consiglio Comunale.
Come sempre la Giunta mastelliana ritiene superfluo ogni tipo di confronto e respinge le critiche costruttive, sia che vengano dai consiglieri sia che arrivino da comitati civici. Come consiglieri comunali di opposizione ci siamo fatti parte diligente sollecitando in una nostra interrogazione una revisione del progetto relativamente alle non conformità urbanistiche dello stesso ed abbiamo segnalato che la mancata concertazione con le parti sociali, la comunità scolastica e gli abitanti del quartiere, era un requisito obbligatorio di ammissione del progetto. La risposta è ancora una volta il silenzio istituzionale ed il chiasso mediatico. Attendevamo di avere risposte nell’ambito del question time, ma non siamo stati presi in considerazione, e così ancora una volta abbiamo dovuto chiedere un Consiglio Comunale urgente per discutere dell’argomento.
Chi oggi sta pagando le conseguenze dell’improvvisazione amministrativa sono gli studenti ed i docenti. Chi domani pagherà ancora i danni di questa ottusità potrebbe essere l’intera Città, con un cantiere che rischia di essere bloccato perché non opportunamente ri-orientato e migliorato e – concludono i consiglieri di opposizione – con un danno notevole di immagine che ci deturperà per decenni se non si interverrà subito”.