L’allenatore del Benevento, dopo l’allenamento odierno e prima della rifinitura e della partenza per la Sicilia in programma domattina, ha preso parte alla consueta conferenza stampa a due giorni dall’ottava giornata della Serie C 2024-25 contro il Messina.
Gaetano Auteri ha presentato così la sfida esterna tra giallorossi sanniti e giallorossi siciliani, analizzando anche la condizione di alcuni singoli e delle tattiche della squadra in generale.
Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’incontro valido per l’ottava giornata di Serie C, in programma al San Filippo-Franco Scoglio domenica pomeriggio alle 15:00:
SUI RECUPERI PER DOMENICA E SUGLI INFORTUNATI: “Ferrara sta bene, come Borello. Acampora preferiamo gestirlo ancora qualche giorno per rimetterlo con noi nella settimana prossima. Su Pinato faremo ulteriori accertamenti e tra 2-3 giorni vedremo il da farsi. Meccariello ha avuto un piccolo fastidio, Nunziante ha preso un colpo al dito ma niente di particolare“.
SULLE DIFFERENZE TRA CASA E TRASFERTA: “Nelle partite che abbiamo fatto fuori casa c’è mancata un po’ di continuità nei 90 minuti, ma non c’è una differenza nella nostra mente o nel nostro approccio alle gare. Sono convinto che è un fatto episodico. A volte si guardano soltanto i risultati, ma le sconfitte non le avevamo meritate e ad Altamura potevamo anche non vincere. I punti sono quelli alla fine, non c’è nessuna differenza di atteggiamento da parte nostra“.
SULLA PARTITA CONTRO IL MESSINA: “Non è che se troviamo avversari che accettano il confronto abbiamo vinto in partenza. Il Messina è stato costruito bene da un direttore come Peppino Pavone, è un misto tra giovani e giocatori d’esperienza e le squadre di Modica sono ben allenate. Il Messina gioca, aggredisce, verticalizza e ha fattori importanti, ma la sfida deve avvenire in campo. Ci sono condizioni per far emergere i nostri valori, i nostri contenuti tecnico-tattici e fisici, ma rispetto alle altre precedenti fuori casa dovremo fare una prestazione più continua“.
SU STARITA: “Queste domande portano sulle formazioni e non voglio svelare nulla. Sulle situazioni individuali, come su Starita, tempo ci sta. Lui lavora sempre bene, sono in 16 i giocatori a far parte della partita con i 5 cambi. Non so che cosa farò, mi baso su quello che vedo quotidianamente e a parte gli infortuni non c’è nessuno che è più indietro. Non ci sono mai situazioni legate a formazioni tipo, anche se lo sapessi non lo direi mai perché preferisco prima dare la notizia ai miei giocatori“.
SUGLI STEP DI MIGLIORAMENTO: “Allenarsi bene quotidianamente e impattare bene gli avversari di turno, migliorare l’atteggiamento e la continuità. Siamo appena all’ottava partita, possiamo crescere come squadra e individualmente, tutti. Possiamo crescere sotto tanti punti di vista, so chi deve crescere individualmente e sotto quali punto di vista. La bravura è evidenziare i pregi e nascondere i difetti anche individuali“.
SUL PRIMATO IN CLASSIFICA: “Quando fai risultati si vive meglio in settimana, è normale. Quando i risultati non arrivano si vive un po’ meno meglio, ma deve subentrare il temperamento. Anche in una settimana vissuta serenamente è importante non lasciare l’atteggiamento temperamentale e agonistico, le partite sono anche basate sui duelli e questo non lo dobbiamo dimenticare mai“.
SU CARFORA: “Non vado tanto sui social, ho ascoltato qualcosa che non conoscevo. Da quando è tornato dal problema al piede vuole strafare, ha perso un po’ di sicurezza e convenzione. E’ un modo anche questo per crescere, lo stiamo anche calcisticamente oltre che personalmente. Verrà fuori da questo piccolo momento, ci saranno opportunità per lui e le dovrà saper cogliere. In questo momento le coglierà poco perché è poco concentrato in allenamento, ma sono sicuro che cambierà atteggiamento“.
SUL SUO RITORNO A MESSINA: “E’ stata un’esperienza da poco, non felice e con nessuna cosa particolare“.
SULLE CONDIZIONI DI BORELLO: “Ha recuperato, non è al top e avrà bisogno di qualche altra settimana di lavoro. E’ molto duttile, ci sono giocatori che in questo momento sono fuori come Acampora e queste sono armi in più per noi. Avere giocatori con caratteristiche diverse che possono provare a cambiare l’inerzia della gara è importante. Dobbiamo giocare con l’atteggiamento di una squadra che vuole vincere e questo non vuol dire che ci sentiamo superiori. Il nostro atteggiamento ci porta a voler fare meglio dell’avversario“.