A MENTE FREDDA, quello originale. Rubrica ideata e curata da Daniele Piro
La Strega rallenta, continuando nel suo trend poco convincente di risultati lontano dalle mura amiche, ma conserva il primato seppur in comproprieta’ con Monopoli e Picerno. Classifica cortissima quella del girone C di Lega Pro con meta’ delle squadre racchiuse in una manciata di punti a dimostrazione, semmai ce ne fosse stato bisogno, della complessita’ del girone C di Lega Pro. A Messina si e’ rivisto, purtroppo, il Benevento formato trasferta, lontano parente di quello ammirato fino ad oggi fra le mura amiche. Contro una compagine tutt’altro che temibile, se si paragonano le due rose messe a confronto, il Benevento impone il suo gioco per tutto il primo tempo, con alcuni fraseggi in uscita dalla propria area difensiva davvero degni di nota, (segno che le idee per giocare un certo calcio anche di qualita’ e non solo di quantita’ ci sono), salvo poi arenarsi a ridosso dell’area di rigore avversaria, denotando il solito difetto ormai conclamato in trasferta: la mancanza di cattiveria, lucidita’ e cinismo quando si tratta di finalizzare.
Ripresa in calando con il Messina piu’ intraprendente che ha rischiato anche di poterla vincere. Un film gia’ visto come accaduto in altre occasioni lontane dal Sannio. Ho letto sui social i commenti piu’ disparati che vanno dalla squadra stanca, a quella svogliata, ad un Auteri “capa tosta” nel voler schierare srmpre gli stessi uomini, ma personalmente uso un solo vocabolo per commentare la partita di ieri, ovvero frenesia. La squadra dimostra di avere sicuramente delle idee di gioco e di cercare anche la rapidita’, ma spesso pecca in esecuzione. Troppi passaggi e troppi appoggi sbagliati, alcuni anche elementari, che vanificano quanto di buono costruito. Il tutto condito poi da una serie di lanci lunghi e fuori misura, quasi sempre preda della retroguardia avversaria. Se a questo aggiungiamo il calo fisico (e fisiologico) della ripresa, sommato alla poca incisivita’ dei subentrati, ecco che si va incontro al pareggino scialbo ed insipido che lascia l’amaro in bocca.
E ieri non si poteva nemmeno additare una carenza di qualita’ delle giocate imputabile al terreno di gioco perfetto ! Sulla formazione schierata non me la sento di muovere critiche se non altro perche’ chi.piu del mister che lavora tutta la settimana con la squadra, puo’ sapere chi mandare in campo? Redta il fatto che 4 punti in 4 partite esterne non sono certo il ruolino di marcia migliore per una squadra che si deve gia’ mordere le mani per le occasioni perse in trasferta. Potevamo avere sicuramente qualche punticino in piu’ se in trasferta il cinismo, la cattiveria e la lucidita’ sotto porta l’avesse fatta da padrona, ma cosi’ non e stato; il rimpianto e’ che i punti persi lontano dal Vigorito, possano pesare a primavera, quando si entrera’ nella fase clou del campionato.
Sempre che, nel frattempo, non si verifichi la tanto auspicata inversione di tendenza. In fondo…..basta poco, che ce vo’, come recitava anni fa Giobbe Covatta in un famoso spot pubblicitario.
Ph : Tv7