Di Giorgio Gregorio Grasso

«Napoli non meritava un simile affronto, i napoletani non meritavamo un simile affronto, l’arte non meritava un simile affronto e anche pulcinella non meritava un simile affronto»

Milano, 15 ottobre 2024.
Gli amministratori del comune di Napoli sono stati bravissimi. Sono riusciti a ridicolizzare quella che é una delle città più belle del mondo. Napoli non meritava un simile affronto, i napoletani non meritavamo un simile affronto, l’arte non meritava un simile affronto e anche pulcinella non meritava un simile affronto. Spendere i soldi dei cittadini per esporre il lavoro di Gaetano Pesce é un atto che dovrebbe portare alle immediate dimissioni del responsabile della cultura della città.

I politici devono rendersi conto della potenza dell’arte pubblica. Essa può fare danni all’estetica delle città e alle menti delle genti in quanto incidono sulla creatività e l’immaginazione, ma anche sulla coscienza e sui comportamenti umani.
Quando si amministra la cultura bisogna sapere cosa si intende per arte pubblica ( nozione spesso sconosciuta ai pubblici amministratori).

L’arte pubblica ha la capacità di trasformare gli spazi urbani e portare bellezza nella vita quotidiana delle persone. Questa forma d’arte non è solo decorativa, ma ha un importante ruolo educativo e sociale. L’arte pubblica ha il potere di trasformare le città e le comunità, ma non dovrebbe mai essere volgare o scandalosa. L’arte deve educare alla bellezza, ispirando le persone e invitandole a riflettere. Questa forma di espressione artistica deve avere l’obiettivo di elevare il spirito umano, creando un ambiente che favorisca la creatività e la cultura.

Murales colorati, sculture e installazioni artistiche possono cambiare completamente l’aspetto di un quartiere. Per esempio, il famoso murale di Banksy a Bristol ha attirato l’attenzione di molte persone, rendendo la zona un punto di riferimento culturale, inoltre l’arte pubblica può essere un mezzo per valorizzare la bellezza del proprio ambiente. Murales colorati e installazioni artistiche possono rendere le strade più accoglienti e piacevoli. In molte città le amministrazioni illuminate hanno favorito la street art. Ricordiamo ad esempio come il progetto “Murales di Napoli” ha trasformato alcuni quartieri della città, portando vita e colore dove prima c’era solo degrado.
Queste opere non solo abbelliscono gli spazi pubblici, ma anche uniscono le comunità, creando un senso di appartenenza e orgoglio. Un ambiente bello stimola la creatività e il benessere delle persone che vi abitano.

Queste opere non solo abbelliscono gli spazi, ma invitano le persone a riflettere e a sognare. La bellezza stimola emozioni positive e incoraggia la collaborazione tra artisti e popolazione

L’arte pubblica offre opportunità di apprendimento e confronto. Le installazioni artistiche possono raccontare storie locali, permettendo di conoscere la storia e le tradizioni di un luogo. Per esempio, i monumenti commemorativi, come il Memoriale della Shoah a Berlino, educano le persone sui temi della memoria e della tolleranza. Attraverso l’arte, è possibile affrontare argomenti difficili e stimolare emozioni sopite. Infine, l’arte pubblica promuove l’inclusione sociale. Quando le opere d’arte sono accessibili a tutti, si crea un senso di appartenenza. Progetti come il “High Line” di New York, dove un ex binario ferroviario è diventato un parco pubblico con installazioni artistiche, dimostrano come l’arte possa avvicinare le persone. Questi spazi diventano luoghi di incontro e scambio, dove diverse culture si incontrano e si arricchiscono a vicenda.

In conclusione, l’arte pubblica non è solo una questione di estetica, ma un potente strumento educativo e sociale. Essa offre bellezza, stimola la creatività e promuove l’inclusione. Educare alla bellezza attraverso l’arte pubblica significa migliorare la vita comunitaria e costruire un futuro migliore per tutti.

Ogni città dovrebbe investire in iniziative artistiche che possano arricchire non solo gli spazi, ma anche le vite delle persone che li abitano. L’arte vera deve essere maggiormente presente negli spazi pubblici, non la provocazione fine a se stessa o le opere di artisti dalla mente non sana. Come suggerimento finale a questi miei pensieri direi che il sindaco dovrebbe restituire, di tasca sua, ai napoletani i soldi spesi per questo sfregio alla città e all’arte, e portarsi questa installazione a casa sua, nel suo giardino.
Dott. Giorgio Gregorio Grasso Storico e critico d’arte

(Nella foto in alto)

Bio
Giorgio Gregorio Grasso, laureato in storia e scienze dei beni culturali, è nato a Modica in Sicilia il 3 febbraio 1961. Critico d’arte e docente universitario, è curatore di mostre d’arte nazionali e internazionali, conduttore di trasmissioni TV sull’arte, Direttore Mediolanum Art Gallery e Presidente fondazione Arte Contemporanea.

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