A MENTE FREDDA quello originale.
Rubrica ideata e curata da Daniele Piro 

Il Benevento si aggiudica il derby liquoroso innaffiando con lo Strega i costieri, costretti ad emigrare fra i monti potentini per l’indisponibilità del proprio stadio. Il colpo d’occhio dalla tv è desolante. Stadio vuoto, quasi silenzioso, al punto da sembrare più una partitella di allenamento del Giovedì che una sfida di campionato. Vedere squadre giocare senza avere nemmeno un proprio campo e poi fare le pulci al Vigorito è davvero scandaloso, ma purtroppo la Lega Pro è anche questa. Partita virtualmente chiusa dopo 25 minuti con il tris confezionato da Perlingieri lesto e proteggersi e girarsi in un fazzoletto, Tosca con una grande ed imperiosa incornata su calcio d’angolo e Lamesta con una rasoiata secca da lontano.

Nel mezzo due conclusioni da lontano dell’ex Don Bolsius che hanno permesso a Nunziante di sporcarsi i guanti. Comincio a pensare seriamente di continuare a scrivere lamentandomi di questo o quel giocatore: da quando ho iniziato a farlo, infatti, sto avendo riscontri positivi sulle loro prestazioni. Avevo detto che Nunziante era una scelta coraggiosa, ed il ragazzo sta rispondendo alla grande. Idem per Tosca che dopo la prestazione poco incisiva della prima giornata, sta ritrovando forma e personalità ed addirittura anche il gol.

Anche su Perlingieri avevo scritto che peccava di egoismo e giocava troppo per se e la risposta sono stati i 3 gol nelle ultime due partite. Lo stesso Manconi, da me beccato dopo le occasioni sciupate con il Catania, e’ un altro giocatore. Comunque questo Benevento che domina e convince anche in trasferta può avere un solo avversario: se stesso. Se anche in trasferta il piglio è lo stesso delle prestazioni offerte fra le mura amiche, direi che possiamo cominciare a divertirci per davvero. Poco da dire sulla partita sviluppatasi in totale controllo fin dalle prime battute.

I tre gol segnati in meno di mezz’ora fanno capire che la macchina Auteri sta completando il rodaggio ed è pronta a lanciarsi a grande velocità verso quella meta ancora lontanissima per carità, ma sicuramente auspicabile viste le prestazioni offerte anche lontano dalle mura amiche. Secondo tempo pressochè soporifero per una partita che non aveva più alcuno spunto da offrire, ravvivatasi nei minuti finali con la traversa sorrentina di Colangiuli, il clamoroso gol mangiato da Manconi a tu per tu col portiere avversario Del Sorbo, l’incornata di Berra di poco fuori ed una parata a mo’ di portiere da hockey di Nunziante. Nel mezzo girandola di sostituzioni che hanno permesso ai vari Acampora, Viviani, Lanini e Starita di far rifiatare i titolarissimi anche in vista del doppio impegno ravvicinato con Casertana e Crotone.

Segnalo la molto positiva prova di Lamesta che ho visto un paio di volte finire addirittura dietro a Oukhadda nella linea difensiva, segno di grande freschezza fisica ma anche riprova di squadra nella quale tutti sono pronti al sacrificio facendosi 50 metri di campo in ripiegamento, pur se avanti di 3 gol. Nota a margine dell’incontro; un cronista che per la prima volta ha tessuto le lodi del Benevento in termini di valore della rosa, magnificando l’attacco prolifico ed anche la velocità di raggiungere il gol nei primi 15 minuti delle partite; un settore ospite molto angusto e defilato a fronte di uno stadio totalmente vuoto che mal si sposa con un prezzo del biglietto esagerato ed il bellissimo striscione esposto dalla Curva in ricordo dei tre giovani tifosi foggiani che hanno perso la vita proprio al ritorno dallo stesso stadio potentino.

Un consiglio a mister Barilari ed al suo entourage: ricordate che si parla sempre a fine gara, mai prima. Va bene fare le dichiarazioni di facciata pre- match, ma a volte si dovrebbero usare toni meno roboanti perché poi se si incappa nella giornata storta come è accaduto, si fanno delle figuracce. Auspicavamo tutti continuità e risultato anche lontano dalla Dormiente e la risposta è finalmente arrivata. Questa squadra se la si mette in condizione di giocare su campi decenti e non campi di patate e può realmente sciorinare un calcio di qualità che è merce rara per la Lega Pro.

Prossima tappa: Casertana con la speranza e l’auspicio che quando il falco incontra lo Stregone possa abbassare definitivamente le ali.

Scugnizzo69

Ph : Daniele Piro

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