L’ editoriale del Direttore Daniela Piesco
Mail shock del magistrato Marco Patarnello, 62 anni , sostituto procuratore generale della cassazione, aderente alla corrente di sinistra Magistratura Democratica : Meloni è un pericolo più forte di Berlusconi dobbiamo porre rimedio.
Indignazione e rabbia per quel “dobbiamo porre rimedio“che suona davvero sinistro e lascia trasparire un complotto giudiziario: ma è davvero così?
Partiamo dal contesto.
È tornato lo scontro politica-magistratura a causa del caso migranti in Albania e a causa del processo Open Arms che vede coinvolto Salvini. L’ idea che si sta diffondendo, grazie anche al post di Meloni,(avvezza alla becera propaganda)che estrapola maldestramente dal testo originario della mail del magistrato solo ciò che le fa’ più comodo per costruirsi la maschera di vittima ( appunto “Giorgia Meloni è un pericolo più forte di Berlusconi: dobbiamo porre rimedio”) è che i magistrati di sinistra vogliono sabotare i politici di destra .
Trattasi di fake news ossia di quelle notizie che colpiscono subito il nostro sdegno ma che se approfondite si rilevano false.
Innanzitutto Patarnello non manda la mail ad una singola persona ma invia la stessa nella mailing list dell’ associazione nazionale magistrati a cui aderisce il 96% dei magistrati italiani .
In questo spazio tutti i magistrati ordinari si confrontano scambiandosi pareri e opinioni. Difficilmente se si volesse fare una cospirazione si scriverebbe in tale ambito non essendo un luogo idoneo alla segretezza .
Andiamo adesso al contenuto e al testo integrale della mail pubblicato dal corriere della sera che vi invito caldamente ad andare a consultare ( all’ uopo Ve lo riporto in calce ) :
Patarnello scrive “indubbiamente l’ attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte neppure ai tempi di Berlusconi“e ciò perché”la magistratura è molto più divisa e isolata nella società” E A QUESTO DICE “DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE PORRE RIMEDIO”
Ecco qui il ” porre rimedio” a cosa si riferisce.Non afferma che si debba porre rimedio a Giorgia Meloni,come farebbe pensare l’ estratto balzato su tutti i social,ma si riferisce all’ isolamento e alla divisione della magistratura.
Tra l’ altro se si avesse la decenza di andare avanti nella lettura della mail integrale si leggerebbe,a chiare lettere, che Patarnello scrive:” Non dobbiamo fare opposizione politica ma dobbiamo difendere il diritto dei cittadini ad avere un giudice indipendente ” .
Vi rendete conto come cambia il senso tra i titoloni circolati in queste ore e il testo integrale della mail del magistrato incriminato e sottoposto alla gogna mediatica?
Qui non stiamo parlando dell’operato della magistratura su cui ognuno può avere la sua opinione, qui stiamo parlando dell’esattezza dei fatti diffusi attorno ai quali costruirci un’opinione .
Il consiglio perciò è sempre quello:
Contate fino a dieci e se potete cercate le fonti integrali perché le fake news spesso originano da estratti , siano essi pezzi di interviste o di mail come in questo caso .
In ultimo: Bisogna fare attenzione a non seguire, come pecore, il gregge di chi ci precede, perché non si va dove si deve andare, si va dove vanno tutti.
(Lucio Anneo Seneca)
Marco Patarnello, sulla mailing-list Anm, il 19 ottobre 2024 alle 18.32
Indubbiamente l’attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni. Innanzitutto perché Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte. E rende anche molto più pericolosa la sua azione, avendo come obiettivo la riscrittura dell’intera giurisdizione e non semplicemente un salvacondotto. In secondo luogo perché la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora. E isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quanto meno dobbiamo provarci. Sull’isolamento sociale non abbiamo il controllo ma sul tema della compattezza interna possiamo averlo. Non è accettabile chinare le spalle ora o che qualcuno si ritagli uno spazio politico si danni dell’intera magistratura.
In terzo luogo la compattezza e omogeneità di questa maggioranza è molto maggiore che nel passato e la forza politica che può esprimere è enorme e può davvero mettere in discussione un assetto costituzionale ribaltando principi cardine che consideravamo intangibili. Come corollario di questa condizione politica, anche l’accesso ad un’informazione decente è ancora più difficile dell’era di Berlusconi. Quindi il pericolo per una magistratura ed una giurisdizione davvero indipendente è altissimo. Dobbiamo essere uniti e parlare con chiarezza. Non dobbiamo fare opposizione politica ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente. Senza timidezze.
Dobbiamo pretendere che il CSM apra un dibattito al proprio interno e deliberi una reazione chiara e netta. Che anche l’ANM mostri il proprio approccio unitario e fermo. Ieri ho sentito un buon Santalucia, pacato ma piuttosto chiaro. Vorrei che si sentisse chiaramente che rappresenta tutta la magistratura.
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