L’ora solare torna quest’anno, come d’abitudine, durante l’ultimo weekend di ottobre quando guadagneremo un’ora di sonno in più.
Il passaggio dall’ora legale (attualmente in vigore da marzo) a quella solare avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Precisamente alle ore 3 quando le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro.
L’ora solare torna quest’anno, come d’abitudine, durante l’ultimo weekend di ottobre quando guadagneremo un’ora di sonno in più. Il passaggio dall’ora legale (attualmente in vigore da marzo) a quella solare avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Precisamente alle ore 3 quando le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro.
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Farà buio prima
Con lo spostamento delle lancette si guadagnerà un’ora in più di sonno nella giornata di domenica e nel lungo periodo si avrà un’ora in più di luce al mattino, ma le giornate saranno più brevi. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo. I dispositivi digitali come smartphone, smartwatch, pc, tablet e console si aggiorneranno in maniera automatica, mentre dovremo ricordarci di cambiare manualmente i ‘vecchi’ dispositivi analogici.
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Nella notte del cambio dell’ora si potrà dormire un’ora in più, ma sono noti i disturbi causati dal passaggio all’ora legale. Insonnia, sonno interrotto, difficoltà ad addormentarsi, ripercussioni sulla concentrazione e sullo stresssono quelli più comuni. Bisognerà cercare di adattarsi in fretta all’alternanza tra luce e buio: un modo è quello di anticipare l’orario dei pasti e quello del sonno.
I possibili benefici dell’ora legale tutto l’anno
Da tempo in Europa, e anche in Italia, sono in molti a sostenere i benefici dell’adozione dell’ora legale durante tutto l’anno. Secondo le stime fornite dalla Società italiana di medicina ambientale adottare l’ora legale per 365 giorni farebbe consumare meno energia , comportando un risparmio, in Italia, di almeno 204 milioni di euro all’anno. Anche l’ambiente e la salute pubblica ne beneficerebbero, a fronte di un consistente taglio alle emissioni nocive pari a 200mila tonnellate di CO2 in meno e lo stop ai disturbi di alterazione dei ritmi sonno-veglia che capita di vivere nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa.
Sono soprattutto i Paesi nordici a chiedere all’Europa di abolire l’ora solare, sostenendo che lo spostamento delle lancette due volte l’anno causerebbe alcuni problemi allo stato psico fisico delle persone.