Essere un medico è voglia di sapere,
sapere sempre più cose, ma soprattutto
sapere di non saperne mai abbastanza.
(Essere un medico) è voglia di capire,
e capisci solo quando le cose che sai
diventano parte di te.
(Essere un medico) è sentire,
che è cosa diversa da sapere e capire.
E’ intuizione, è partecipazione
ma anche distacco,
è istinto e osservazione attenta
con tutti i tuoi sensi e anche di più,
ma anche osservazione distaccata e obiettiva.
(Essere un medico) è indipendenza valutativa
e onestà intellettuale.
E’ disponibilità a mettersi in discussione
Ma anche rifiuto a diventare succube di nessuno,
neanche del paziente.
(Essere un medico) è umiltà,
disponibilità al confronto,
ridiscussione continua ma anche
decisione e azione
quando nessuno vuole farlo,
quando ti tremano i polsi e tutti fuggono
e a te tocca agire.
(Essere un medico) è scegliere un percorso
da fare
anche senza nessuna certezza in tasca
ma solo con la tua onestà mentale.
(Essere medico) è svegliarsi la notte
e ricordare gli occhi dei familiari
che ti scrutano per avere certezze
e rispondere
con l’unica certezza che hai:
la tua volontà di far bene il tuo lavoro.
Ma (essere medico) è anche
raccogliere un sorriso ed un grazie
da parte di chi ti è grato
per l’impegno ed il lavoro
e sapere che questo ti ripaga di tutto.
Se sei medico così
non andrai mai in pensione,
perché non potrai mai
smettere di essere uomo.
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