Roma, 8 nov. (Adnkronos) – “Con che coraggio Meloni dichiara che le spese per la difesa vanno aumentate senza che siano i cittadini a rimetterci perché il suo governo i soldi li spende per ‘priorità reali’. Priorità reali come la sanità che viene definanziata al suo minimo storico? O come tutti i servizi pubblici degli enti locali che verranno tagliati per mancanza di fondi statali? Tagli per miliardi su tutto in manovra tranne che sulla spesa in nuovi armamenti per cui il governo ha invece messo sul piatto la bellezza di 7,5 miliardi in più per il prossimo triennio”. Lo dichiarano i parlamentari M5S delle commissioni Difesa di Camera e Senato: la vicepresidente del gruppo M5S Camera Vittoria Baldino, i capigruppo Difesa Senato e Camera Bruno Marton e Marco Pellegrini, il deputato Arnaldo Lomuti e il senatore Ettore Licheri.
“Meloni vorrebbe che le spese in armi non rientrassero nel Patto di stabilità in modo da – per usare le parole di Crosetto ieri in audizione – ‘anestetizzare completamente l’impatto delle spese per la difesa sul bilancio dello Stato’. Sanità, scuola e pensioni sono priorità reali che però, caso strano, possono tranquillamente restare sottoposte ai vincoli di bilancio e quindi tagliate. Basta prendere in giro gli italiani: i soldi dei contribuenti vengono tolti da sanità e altre priorità sociali e dirottati nelle tasche dei produttori di armi. Questa e la realtà, il resto sono solo bugie”, concludono i pentastellati.

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