Una volta il medico, soprattutto quello di famiglia, era veramente rispettato: nella società era “qualcuno”. Godeva di autorità e di prestigio. La gente lo conosceva per nome. Oggi la sua figura appare svilita in quella dell’ antieroe.E’il pensiero del dottore Luca Milano,intervistato negli studi di Tv7 Benevento, qualche giorno dopo la sua elezione a presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Benevento. Una vittoria elettorale,che ricordiamo,essere stata, legittimata da una grandissima partecipazione elettorale : ben 1090 medici su 2000 ( praticamente il 54%degli iscritti).La metodologia usata del voto telematico ha costituito, sicuramente, una scelta vincente perché,democraticamente,ha messo in condizione,tutti gli iscritti,di votare sia da remoto che in sede. Fondamentale , sottolinea il neoPresidente, è stato lavorare insieme al suo team di “Noi Medici Insieme”che lo ha sostenuto e spronato fino al trionfo elettorale.Il lavoro di squadra ,prosegue Milano,divide i compiti e moltiplica il successo.Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile, perché si batte con un solo cuore.
L’ ordine ,spiega,è un organo sussidiario dello stato che ha come funzione primaria quella di conservare e aggiornare l’ albo dei propri iscritti : è responsabile dell’ iscrizione dei professionisti al proprio albo e quindi della verifica della sussistenza di tutti i requisiti necessari all’ esercizio della professione medica,dopodiché è un organo responsabile verso la cittadinanza in quanto garante del comportamento etico e deontologico dei propri iscritti,gestendone, in sostanza,il complesso disciplinare.
Nelle linee guida del programma presentato da ” Noi Medici Insieme”si è provveduto a garantire la rappresentatività di tutto il territorio della provincia e quindi per ogni distretto sanitario si è proceduto ad identificare un candidato.Inoltre si è collocato nella squadra un rappresentante per ogni figura classica professionale medica : medico di famiglia,ospedaliero,medico del 118, specialista ambulatoriale,libero professionista,pensionato,giovane medico,specializzando,pediatra e via elencando.
Imprescindibile,per Milano,è difendere la dignità del medico che negli ultimi anni è andata sempre piu svilendosi come detto in premessa.È per tanto necessario, far recuperare alla categoria, quel prestigio sociale che gli è sempre appartenuto, conquistandolo sul campo.
Come?
Le doti umane che un paziente ricerca e apprezza quando si rivolge ad un medico, prosegue il neo eletto,si sostanziano nella instaurazione di un buon rapporto con lo stesso che, costituisce già di per sé, un aiuto effettivo per la guarigione di quest’ultimo. La fiducia, l’empatia, la capacità di ascolto del medico è paragonabile ad una buona medicina, e il rapporto umano diventa fondamentale per la riuscita di una terapia.Cio’comporterebbe, tra le altre cose , che il paziente si rivolgesse direttamente a lui in caso di necessità,evitando di andare ad intasare i pronto soccorso già al tracollo più totale.
Ma la dignità del medico deve essere difesa anche e soprattutto a livello politico con investimenti più ingenti nella sanità e il grido d’ allarme nasce soprattutto se si pensa proprio a questi ultimi,ossia ai medici di pronto soccorso, che sono costretti ad affrontare e sostenere turni estenuanti per mancanza di personale e a subire,purtroppo,loro malgrado,anche aggressioni fisiche e verbali dai familiari dei pazienti.
Sicchè,appare evidente,nelle parole del nuovo presidente, l’impegno, dopo l’insediamento,ad un confronto con i dirigenti sanitari al fine di garantire l’ inviolabilità del diritto alla salute, costituzionalmente sancito,per tutti.
Di fatto,sul territorio,esistono,molte persone meno abbienti costrette a rinunciare alle cure e a tal proposito,racconta,di aver provveduto,proprio alcuni giorni fa,a fare avere una consulenza specialistica alla figlia di una sua paziente che, rivoltasi a lui,aveva,tristemente ammesso di non potersela permettere.
E dunque diventa problematico il rapporto tra assistenza pubblica e privata e riuscire a indurre,su tale tema, i politici ad una seria e profonda riflessione è basilare . La privatizzazione della sanità,prosegue Milano,sta esasperando le disuguaglianze ed è quanto di più lontano si possa immaginare dal rispetto della tutela del diritto universale alla salute.La sanità pubblica,di fatto ,cade a pezzi e nel silenzio dei cittadini si va verso l’iniziativa imprenditoriale privata.
Ci troviamo davanti al lento e progressivo sgretolamento della più grande opera pubblica mai costruita in Italia – continua. La perdita di un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico, oltre a compromettere la salute delle persone porterà ad un disastro sociale ed economico senza precedenti.
La colpa , afferma amareggiato, dipende da un intreccio di fattori: la mancanza di un disegno politico di lungo termine, la scarsa attitudine degli attori della sanità a rinunciare ai propri privilegi, l’intromissione partitica nella gestione delle strutture sanitarie, le inefficienze non affrontate, la mancata programmazione del fabbisogno del personale .Il doscorso,ammette, e’ troppo ampio per poter essere affrontato in questa sede .
In ultimo , non di certo per importanza , va sottolineato che l’Ordine dei Medici,per la prima volta a Benevento,ha offerto la possibilità di uno sportello permanente all’Organizzazione internazionale Medici Senza Frontiere.L’obiettivo è semplice: sensibilizzare le coscienze su quella che è la “mission” di Msf ed sul suo messaggio politico contro le guerre che si scatenano soprattutto ai danni degli innocenti e dei più fragili.
Luca Milano, in fondo, ci ha detto cose che sapevamo. Se un accento è da mettere, mettiamolo allora nel posto giusto: ha avuto il coraggio di dirle. E l’importante è che, per dirle, ha adoperato parole semplici alla portata di tutti.Mettendosi così a nudo e facendoci conoscere sicuramente una bella anima .
Direttore Responsabile