Roma, 14 nov. (Adnkronos) – “Dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha demolito la legge sull’autonomia differenziata possiamo trarre una prima conclusione: il Governo non potrà fare quello che voleva e che la Consulta ha ritenuto lesivo dei poteri del Parlamento, degli equilibri della finanza pubblica, della coesione nazionale e di un riparto delle funzioni legislative e amministrative tra Stato e Regioni fondato su principi di efficienza e di sussidiarietà e non di scambio politico”. Così Carlo Calenda di Azione.
“Non sappiamo quel che il Governo a questo punto deciderà di fare, ma sarebbe opportuno che tutti, anche all’interno delle opposizioni, avviassero una riflessione sulla necessaria riforma del regionalismo italiano, che non funzionava prima della legge sull’autonomia differenziata e continuerà a non funzionare anche dopo la sua neutralizzazione da parte della Corte Costituzionale”.

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