Di Paola Francesca Moretti Caporedattore alla cultura
Cari lettori dell’Eco del Sannio, questa settimana voglio segnalarvi il romanzo “Sei una Farfalla”, edito da Mondadori e scritto da Camilla Mancini. Il cognome della scrittrice alla vostra mente rievoca vagamente un personaggio importante? Siii! Allora avete fatto goal! É Figlia di Roberto Mancini, già proprio lui, l’ex allenatore della squadra italiana di calcio.
Camilla, 27 anni, in tasca una laurea in Comunicazione conseguita presso la prestigiosa John Cabot University di Roma e lavora nel cinema come assistente esecutiva.
“Sei una farfalla” è un esordio brillante che lancia Camilla Mancini quale nuova promessa della narrativa italiana. L’autrice, nel romanzo, affronta temi di carattere personale e sociale, quali il peso di essere figlia di una personalità importante, il bullismo, la salute psichica. La scrittrice per un verso si identifica con la protagonista, Celeste, anche se personalmente non ho individuato un’identificazione totale, infatti, a tratti l’autrice ne prende le distanze, quasi a voler dare un senso di unicità al racconto.
Credo che Camilla più che altro abbia voluto intrecciare il suo vissuto a quello della propria beniamina per meglio spiegare paure, ansie, gioie ma soprattutto per condividere la forza che caratterizza le donne, le quali trovano il coraggio di lottare e rialzarsi sempre nonostante le avversità quotidiane.
La Mancini ha affermato di scrivere per aiutare gli altri. Spesso pensiamo di essere in grado da soli di uscire dal tunnel, oppure attanagliati dal senso di vergogna, tenerci tutto dentro ci appare la soluzione migliore, è davvero così? A mio avviso chiedere aiuto nel momento del bisogno è un atto di coraggio non di debolezza anche se il sistema sociale in cui viviamo tenta di convincerci del contrario.
La scrittrice offre un aiuto a tutto tondo e lo fa attraverso uno stile di scrittura chiaro, schietto, privo di orpelli. La lettura del testo scorre veloce e senza intoppi grazie al ritmo narrativo continuo. “Sei una farfalla” nasce da una penna che ha sperimentato la sofferenza fisica e psicologica, l’umiliazione, l’emarginazione, l’essere stata continuamente considerata e rispettata perché figlia di…
“Sì, perché a quanto pare Celeste sarà sempre solo questo, la figlia di Vittorio Lucci” e Camilla Mancini è riuscita ad affermare la propria individualità, al di là, del cognome altisonante?
La trama del romanzo dalla quarta di copertina:
Celeste vive quella che agli occhi di tutti è la vita perfetta. Vestiti firmati, casa grande, scuola internazionale, autista, club di tennis e… papà famoso. Sì, perché a quanto pare Celeste sarà sempre solo questo: la figlia di Vittorio Lucci, il famoso attore che è riuscito a sbarcare a Hollywood. Ecco, tutto molto divertente. E glamour, come dicono in tanti. Ultimamente, però, Celeste sta arrancando, ha bisogno di trovare il tasto pausa. Finge di essere serena, ma ha la sensazione che tutto intorno a lei stia andando in frantumi. Veronica, la sua amica di sempre, ha deciso di smettere di mangiare, suo padre non c’è mai e Romeo, il ragazzo con cui sta cercando di costruire una storia, vive in un mondo troppo diverso dal suo. A volte, però, basta davvero una pausa per capire cosa conta sul serio. Basta alzare gli occhi e osservare. A volte basta il battito d’ali di una farfalla per capire dove ti sta guidando, qual è la tua strada. Età di lettura: da 12 anni.
Il classico crossover letterario, libro scritto per ragazzi che viene letto pure dagli adulti. Non sarebbe male per l’adolescente leggere Sei una farfalla insieme a un adulto di riferimento per avere accanto qualcuno con il quale confrontarsi su argomenti complessi e delicati trattati nel romanzo.
Buona lettura e alla prossima segnalazione libro.
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